venerdì 23 dicembre 2011

A tutti, auguri

Dormite fino a tardi, mangiate lenticchie e panettone, raccontate storie, giocate a tombola, stappate spumante, annodate sciarpe e accendete lucine, salutate parenti e amici, ma soprattutto coccolatevi!
Un augurio di buone feste!!

mercoledì 21 dicembre 2011

Buio in sala!

Ieri sera, come altre millemila mamme italiane in questi giorni ho partecipato alla festa di Natale della scuola materna.
Casino inenarrabile, pezzi di focaccia e briciole di biscotti scricchiolanti sotto le scarpe, nonni vittime di colpi di calore, maestre tirate per le giacchette per i motivi più assurdi ("Ti volevo fare gli auguri! A proposito, perché mio figlio non caga mai a casa e qui la fa tutti i giorni?"), decorazioni natalizie ecologiche ma obiettivamente inguardabili, mamme che chiacchierano a macchinetta e papà dallo sguardo perso.
A un certo punto i bambini vengono rinchiusi nella sala grande e i genitori si accalcano alla porta  - della serie sono al concerto di Vasco Rossi.
La porta si apre e sotto il gigantesco albero di Natale dipinto eccoli là, trenta marmocchi in maglietta rossa, cappello con pon pon e campanellina in mano. I genitori sgomitano per vedere, qualche ultrasettantenne geme e scivola a terra, CENTO telefonini/videocamere/macchinette fotografiche si alzano in area con il led REC lampeggiante.
Io non sono il tipo che grida "Vai Giovannino amore di mamma" con l'occhio lucido e lo zoom puntato, mi rintano in un angolo: Babbo ovviamente è in ritardo, si perderà l'evento, mannaggiallui.

Anna è in prima fila insieme ai bimbi più piccoli. E' tutta spettinata, il cappello storto, i pantaloni arrotolati fino alla coscia. E si scaccola beatamente.

Parte la musica, e cantano.
Jingle bells e altre due o tre canzonicine natalizie.
Fanno pure i movimenti, ce ne fossero due su trenta che vanno insieme.

C... succede, vedo appannato, vedo doppio....oddio, mi sto commuovendo.
Guardo la mia bambina che fa gingol oldeué e si dimentica le altre parole, che smette di cantare perché il cappello della sua vicina le fa il solletico alla guancia, che si distrae per guardare le palline sull'albero, che riprende a cantare e batte le mani e ondeggia con la testa...e niente, piagnucolo.
Mi volto e dietro di me vedo Babbo che sgomita, boccheggia e riprende la sua bambina con l'Iphone.

Dopo, mi abbraccio le maestre una a una con l'occhio lucido Brave brave è stato bellissimo.

E' che a volte penso di non essere come le altre millemila mamma, e invece lo sono. E in fondo non mi dispiace affatto.

lunedì 19 dicembre 2011

E adesso, vai!

Tre giorni fa avevo sentenziato solennemente "Questo qua è un pigrone. E poi gattona troppo bene. Vedrai che camminerà a 18 mesi."
E siccome sono una madre saggia e una profonda conoscitrice dei miei figli, Piumino da ieri cammina.
Si aggrappa a qualsivoglia sostegno stabile, si guarda intorno spavaldo per assicurarsi che qualcuno assista all'evento, assume un'espressione concentrata che mi fa impazzire...e parte.
Uno, due, tre passi ben fatti, poi inizia a ondeggiare come un ubriaco. Se a portata di mano c'è un appiglio - umano o no - tutto bene, altrimenti crolla miseramente in avanti e si schianta al suolo (per fortuna finora si ricorda di mettere le mani).
Cammina. Piumino cammina.
Il suo visino dice tutta la felicità di questa conquista.

martedì 13 dicembre 2011

Uno

Un anno fa, proprio a quest'ora, ti stringevo fra le braccia e mi scappava da ridere alla vista dei tuoi capelli pazzi. Un anno fa ringraziavo mille volte Dio perché tutto era andato bene, e tu eri sano e bello.
Stamattina ti ho stretto fra le braccia che era ancora buio, fuori, e tutti e tre ti abbiamo canticchiato Tanti auguri, e tu hai fatto ondeggiare il tuo ditino come sempre quando senti la musica.
Stamattina ringrazio Dio un milione di volte perché sei con noi, e sei sano, bellissimo e adorabile.

Ti amiamo immensamente, dolce Piumino.
Ti ama la tua sorellina, anche se vi accapigliate spesso, e già dimostri di soverchiarla fisicamente...però i tuoi occhi quando la guardi dicono più di mille parole, e sei tu il primo che lei cerca al mattino, quando si sveglia.
Ti ama tuo babbo, fra le cui braccia ti catapulti la sera, quando rientra, gridando di allegria.
Ti amo io, e non riesco a dire quanto.

venerdì 2 dicembre 2011

(Polly)Anna?

Ore 16,30. Recupero i pargoli dall'asilo e torniamo a casa sotto una pioggia battente.
Il tragitto parcheggio-casa è breve, ma il diluvio è impietoso: corriamo fra le pozzanghere inzuppandoci completamente (ho tre ombrelli in auto, tutti rotti).
Una volta dentro facciamo appena in tempo a toglierci i cappotti che va via la corrente, e rimaniamo una buona mezz'ora al buio seduti sul pavimento del salotto.
Quando ritorna la luce mi accorgo con orrore che tutti i vestiti di Anna sono bagnati o in lavatrice o sporchi, devo metterla in piagiama alle 18.
Babbo chiama, farà tardi e mangia qualcosa in ufficio, di bene in meglio.
Piumino è stanchissimo, all'asilo non ha dormito, dunque si abbandona a scenate isteriche che non sto a spiegare: riusciamo a farlo mangiare solo ballando e cantando mentre lo imbocchiamo.
Quasi quasi divento isterica anche io.
Apro il frigo, il deserto dei tartari. Due uova e un po' di fagiolini che sembravano freschi (quando li ho comprati, cinque giorni fa): io e Anna ceniamo con uova sode e fagiolini bolliti.
Alle 20,30 sono distrutta, fiondo Giulio a letto, abbandono l'idea di fare un lavoretto natalizio con Anna e la piazzo a colorare in bilico su una sedia. Mi spiaggio sul divano.

Devo essermi appisolata.

Mi sveglia la sua vocetta allegra.

"Mamma, CHE NOTTE MERAVIGLIOSA.
Abbiamo corso sotto la pioggia e ci siamo bagnati tutti!
E poi è andata via la luce, sembrava di essere in una caverna....e mi sono messa il pigiama prima di cena! Abbiamo ballato con Giulio, e abbiamo mangiato le uova sode, che sono DELIZIOSE (ha detto proprio così)
CHE BELLEZZA.
E ora sono qui tranquilla, e coloro TUTTA LA NOTTE"


(certo che mi sono appisolata, sono le 22!!)


Quando si dice questioni di punti di vista.

martedì 29 novembre 2011

Il cervello dei bambini e i costruttori di persone

Non intendo il cervello dei miei  bambini, anche se ovviamente sono quelli che mi trovo sotto gli occhi ogni giorno, ma insomma, parlo in generale, perché a parte casi particolari suppongo che siano tutti simili.

E niente, mi stupisco di quanto la mente infantile sia miracolosa.
Come un baule vuoto da riempire di tesori, come un enorme muro bianco da coprire di colori e disegni, come un momento di silenzio da far suonare di voci, sussurri e musica.

Anna, soprattutto, si rivela ricettiva all'ennesima potenza e curiosa come solo una bambina che scopre il mondo può esserlo: osserva, ascolta, percepisce e raccoglie tutto.
E poi quella macchinetta incredibile che ha nella testa inizia a girare girare girare e rielabora tutto...e allora ecco le mille domande, ecco le lunghe conversazioni e i racconti ai nonni, ecco i giochi nuovi e le storie inventate e i disegni in cui ritornano (meraviglia!) le cose che ha visto e imparato.
E la memoria ferrea, infallibile, che solo un bambino piccolo può avere, perché è ancora un campo da seminare, non come la nostra che sembra una stanza affollata in cui è difficile stipare altre persone e altre cose: lei ricorda tutto, ricorda episodi e dettagli infinitesimali, impara a memoria una canzone al primo ascolto.

Giulio è piccolo, ma ha già imparato dove stanno i giochi e i libri e si serve da solo, sa riconoscere la pentolina dove scaldo la sua pappa e la sua scodella e quando le vede urla sempre allo stesso modo (!!), ha imparato a fare zuccazucca con babbo, a fare ciaociao quando va a dormire e a battere le manine. Soprattutto ha imparato perfettamente il concetto di "vietato": gattona fino alle scale/allo stereo/al forno, si ferma, si volta a guardarmi e fa "no no no" con il ditino. Salvo poi tentare la tragressione, si capisce.

E mentre osservo queste meraviglie rabbrividisco perché mi rendo conto della responsabilità che ho...perché per i prossimi dieci o quindici anni sarò io, saremo noi, a riempire questa scatola prodigiosa, e questi cuccioli saranno l'uomo e la donna che noi gli permetteremo di essere.
Perché è vero il carattere, è vero l'ambiente e la scuola e gli amici e il resto...ma le fondamenta siamo noi, noi siamo la lente con la quale guarderanno il mondo, e gli insegniamo la lingua con la quale parlare e interpretare ciò che arriverà alle loro orecchie.

E ho paura perché davvero non c'è al mondo mestiere più terrificante e meraviglioso che accogliere e far crescere un essere umano.

mercoledì 16 novembre 2011

Piccolo spazio pubblicità

Ecco, ci siamo, la Princi non ha ancora quattro anni e già ondeggia pericolosamente sull'orlo del baratro del più bieco consumismo occidentale.

Ovviamente la signorinella in questione non ha libero accesso alla TV, le sono concessi un paio di DVD a settimana  - le solite pallose Cenerentole e Sirenette, e meno male che si è rivelata amante anche di titoli vintage come la Spada nella roccia e Robin Hood, molto più divertenti (per me, intendo).
Per il resto, niente. A pranzo e cena niente TV, e prima di andare a letto preferisce giocare un po'.

L'unica concessione è Heidi mentre fa colazione, al mattino.
In realtà il fatto è che l'incaricato al trasporto mattutino all'asilo (cioè Babbo) sperimenta qualche difficoltà nella gestione simultanea di entrambi i nani e di se stesso alle 8 del mattino, quindi la trasformazione della bambina in una statua di sale per una ventina di minuti gli fa gioco eccome.

Bastano questi pochi minuti per renderla del tutto schiava delle canzoncine e delle lucette della pubblicità?
Certo, c'è l'asilo, e gli altri bambini, e le amichette streghe, mannaggialloro.

E allora,
- Mamma, io sono Blum
- CHI!?
- BLUM, quella delle Wynx....senti qui: Fiamma del dragooo!
- (Oddio NOOOO)....
- Mamma, Tizia ha la bambola di BLUM, mi compri la bambola di BLUM? E la maglietta di BLUM?

e poi
- Io voglio le bambine...
- ?
- SI DAIII quelle bambine della televisione....quelle che sciano...me le compri?
(ndr: ancora non ho capito cosa siano)

e ancora
- Guaaaaardaaaaaaaaaa (appiccicandosi a una vetrina)!! La bambola della televisione!!!! La vogliooo!!!
- Anna, spiccicati da quella vetrina, la signorina ci sta guardando male...
- Me la compriii? Dai me la compriiiiiii
(ndr: provo a barattare l'orrida bambola con un libro, ma funziona sempre meno)

e via dicendo.

Per dire, io non sono una talebana del gioco steineriano e dei puzzle in legno d'olivo, non sono una purista ascetica che fa il pane in casa e cuce da sola i vestiti per i figli.
Mi piace lo shopping, mi piacciono i centri commerciali luccicanti, a volte cedo alle lusinghe della pubblicità.
Però io sono adulta e riesco (quasi) sempre a regolarmi.
Ma un bambino?

martedì 8 novembre 2011

Confessioni di una madre (poco) giocherellona

Va beh, faccio outing.
Io quando leggo delle mamme che si divertono un casino a giocare per interi pomeriggi con i loro pupi, sedute sul pavimento e circondate di costruzioni, bambole e trenini (meglio se autoprodotti), ecco mi sento un po' una merdina degenere.
Insomma, io non è che ci sia proprio portata.
Lo so, non ci sono scuse che tengano, una brava mamma DEVE giocare con i nani che ha messo al mondo, e deve farlo anche per benino. Io mi impegno, soprattutto con Anna, ma dopo un po' mi ammoscio di brutto.
A mia discolpa posso dire che adoro leggerle fiabe, filastrocche e quant'altro, amo disegnare insieme a lei, mi diverto un sacco a cucinare e pure fare i mestieri con lei (dite che si chiama lavoro minorile?)
Sia come sia, il raggiungimento dell'autonomia nel gioco è stato per me uno dei recenti traguardi più festeggiati...festeggiati nel mio puro cuore di madre, intendo, non è che sto qui a gridare "olè, finalmente ti sei messa a giocare da sola e non mi tiri più per le gonne mugolando GIOCHIAMO ALLE PRINCIPESSEEEEE???"
A parte gli scherzi, ero un po' preoccupata per l'arrivo della brutta stagione: a casa alle 16,30, come sbarcare la serata fino a cena, il più delle volte chiusa in casa con due figlioletti che insieme non arrivano a cinque anni?
Come al solito però la Divina Provvidenza aiuta!
Si siede in salotto circondata dalle sue bamboline, i suoi animaletti, le sue costruzioni e gioca, gioca, gioca....fa le vocette, canta le canzoncine, improvvisa interi racconti e discorsi incredibili fra i vari personaggi (devo, devo, DEVO registrarla). 
E devo dire che questa nuova versione di lei, che si immerge in tutti i possibili mondi della sua fantasia è pazzamente affascinante per me...all'inizio ne approfitto per riordinare la casa, preparare la cena e via dicendo, ma alla fine mi ritrovo sempre appoggiata al muro che la guardo un po' di nascosto un po' ridacchiando e un po' trattenendo una lacrimuccia...perché giocare da soli vuol dire diventare un po' grandi, no?

giovedì 3 novembre 2011

SuperPiumy

Giulio, sei una bestia.
Detto con affetto, eh, ma la Princi ha ragione.
Piumino negli ultimi tempi ha messo su un fisico niente male, e soprattutto ha sviluppato una forza smisurata, tipo supereroe.
Mangia come un bufalo, prediligendo tutto ciò che può sbranare e triturare con i suoi sei denti.
Comunica con il mondo, a volte con una vocina dolce che scioglie il cuore, più spesso con urla disumane che spaccano i timpani a tutto il vicinato.
Gattona alla velocità di un Eurostar, affronta risoluto scale e gradini, si dà al free climbing sui mobili, si sposta usando sedie e altri oggetti come deambulatori e andando regolarmente a schiantarsi contro il muro.

Come ogni baby supereroe che si rispetti però non ha ancora imparato a gestire la sua forza mostruosa!

Tenerlo in braccio è pericolosissimo, il rischio è di beccarsi una manata o un pugno in un occhio, o peggio ancora una testata sul naso (d-o-l-o-r-o-s-i-s-s-i-m-a!).
Nutrirlo è una corsa contro il tempo, perché se il cucchiaino non mantiene costante la velocità desiderata, parte un colpo terrificante che fa volare la scodella nell'iperspazio, con conseguente ri-tinteggiatura dell'intera cucina (in genere infatti alla cena segue la doccia per mamma e bambino).
ESSERE la Princi è di per sè un rischio, in quanto idolo e massimo oggetto del desiderio del piccolo Godzilla: appena è portata di mano lui le dimostra tutto il suo affetto strappandole intere ciocche di capelli e mordendo e pizzicando ogni centimetro di ciccia disponibile.

Sembra un po' il piccolo Obelix caduto nel calderone della pozione magica.

venerdì 28 ottobre 2011

E zucca fu


"Mamma, ma allora siamo delle cuoche braviSSSSime!"
"...sssssì."

Insomma, alla fine con tutte ste zucche di Halloween in giro ci è venuta voglia di mangiarcene una, e siccome l'abbiamo già provata in tutte le salse possibili e immaginabili, abbiamo deciso di fare il salto di qualità e tentare i tortelli di TDC.
Abbiamo sbattuto il recalcitrante Piumino a letto, e poi cotto, frullato, impastato, steso, riempito, arrotolato....e infine spazzolato i nostri tortelli, che esteticamente lasciavano un po' a desiderare, e la pasta era un filino troppo spessa (!!), ma per essere un'opera prima erano niente male.

E mi sono sentita una vera mamma-modello, di quelle che ogni giorno si inventano un'attività creativa/divertente/istruttiva/formativa da fare con i bambini, e non li piazzano mai alla tv, e nel frattempo coltivano l'orto biologico, cuciono gli abiti per tutta la famiglia e fanno la raccolta differenziata degli stuzzicadenti.
Peccato che dopo questa bellissima attività mamma-figlia la cucina era un porcile, la lavatrice gridava svuotamisvuotami, dovevo ancora togliermi gli stivali infangati e il povero Piumy, infilato nel box perché non disturbasse, si era mangiato per disperazione un'intera busta di cartoncino.

giovedì 27 ottobre 2011

Le streghe che fanno ridere e quelle che no*

La Princi alla materna ha tre amichette del cuore con le quali da un bel po' fa comunella. Giocano, chiacchierano, a volte litigano, ma si cercano sempre.
Le maestre sogghignano quando mi indicano quel buffo gruppetto, loro le chiamano Il Quartetto Cetra e più di una volta le ho trovate tutte e quattro sedute in un angolo dopo una ramanzina (in genere perché fanno un casino infernale durante l'ora della nanna): se ne stanno in castigo un po' imbronciate, ma tutto sommato non se ne fanno una malattia....anzi.
Dopotutto una piccola punizione scontata con le amiche del cuore è quasi una festa.
Io le chiamo le streghette.
Ecco le streghette! Che avete combinato oggi?
Loro ridacchiano, si mettono a parlare tutte insieme, mi mostrano un gioco nuovo, le scarpe con i brillantini (embè), una ferita di guerra. Poi trascino via Anna che si rotola a terra urlando "Non è giusto non è giusto, non puoi portarmi viaaaa".
Mi fanno una tenerezza immensa, hanno dodici anni in quattro eppure sono davvero piccole donne: le guardo e mi sembra di vederle fra dieci, vent'anni, ognuna con il suo carattere, il suo sorriso, la sua voce e le amiche del cuore con cui dividere i sogni, i pensieri e le paure.

Sabato scorso, dopo una bellissima giornata passata con le amiche, sul pullman dove viaggio salgono alcune ragazze, evidentemente di ritorno dallo struscio del sabato pomeriggio nel paesotto lì vicino.
Avranno 14, 15 anni e il look tipico dell'adolescente in libera uscita: nel senso, sono vestite tutte uguali, stessa pettinatura, stesso trucco. Ma non c'è niente di male, si sa che a quell'età conformarsi al gruppo è vitale (e ancora mi ricordo le mie turbe quando mia madre mi costringeva a "vestirmi bene"!!!).
Sono giovani, sono allegre, sono belle.
Salgono sul pullman spintonando tutti e parlando a voce altissima: sembrano non accorgersi nemmeno di essere in uno spazio ristretto pieno di gente, loro se ne fregano, bastano a se stesse.
Risate sguaiate e una caterva di parolacce che farebbero impallidire un portuale; pure un paio di bestemmie, che ci stanno sempre bene. Commentano le persone incontrate nel pomeriggio, non risparmiando epiteti da brivido (Signore, fa che fra dieci anni non mi trovi su un autobus insieme a un gruppo di 15enni che parlano di mia figlia!!!) né uscite tipo Io quello là me lo ....
Il peggio però si raggiunge quando sale sul pullman un signore anziano, un po' malmesso e forse anche un po' strano, che riesce a fatica a attraversare il gruppetto per raggiungere un sostegno a cui aggrapparsi e lancia un paio di sguardi insofferenti di troppo.
Se ne accorgono subito e iniziano a prenderlo di mira senza pietà, rese forti, invincibili e spietate dal loro essere tante, vicine, uguali; prima un paio di sgradevoli commenti fra di loro, poi a voce più alta, improvvisano addirittura una canzoncina di scherno.
Il vecchietto le apostrofa in modo altrettanto sgradevole....ma è solo una persona anziana, sballottata in un autobus buio e affollato, disorientato dalle grida di dieci adolescenti.
Fa pena, davvero.
Ma loro non hanno pietà di niente e di nessuno, vedono solo se stesse e un'occasione per divertirsi e testare la loro forza, la loro capacità di sfidare le regole degli adulti (porta rispetto agli anziani).
Sono dieci minuti brutti, e tristi.
Guardo in faccia quella più vicina a me, le dico di smetterla: quella mi volta le spalle, non si girerà più dalla mia parte.

Penso che quel signore potrebbe essere mio padre, fra un po' di anni.
Penso alla Princi, alle sue amiche streghette.
Saranno così fra dieci anni. Saranno così?
Sono ragazzi, i ragazzi sono così. Sono davvero così? Sempre? Per forza?
Sono io che sono diventata un po' bacchettona. Davvero?

*parliamo di streghe, visto che sembra che sia obbligatorio "festeggiare" Halloween, altrimenti non siamo abbastanza moderni e globalizzati.

mercoledì 26 ottobre 2011

La vendetta è un piatto...

Pomeriggio, interno casa.
Marito non pervenuto.
Da brava casalinga disperata, stamani all'alba ho dimenticato di tirare fuori dal freezer il pappone vegetale del Piumy: di conseguenza, sto cercando di estrarre il blocco di ghiaccio dal suo contenitore per scaldarlo, con l'aiuto di un coltello...una roba pericolosissima, sembro la Stone in Basic Instict.
Loro due sono di là, in salotto.
La Princi ha organizzato una festa di compleanno per Biancaneve, alla quale sono invitati Hello Kitty, la famiglia di omettini di legno, gli animali della giungla e pure il Tigro di peluche. Canticchia tutta tranquilla e blatera da sola su chi sposa chi.
Il Piumy si aggira per il salotto gattonando, fermandosi ogni tanto a distruggere o mettere in bocca qualcosa...poi la inquadra, la punta, e si dirige verso di lei risolutamente.
Mi aspetto le sue solite lamentele "Maaaaammmaaaaa portalo via mi da noiaaaaa", invece niente, la sento solo borbottare qualcosa.
Sbircio, sono seduti vicini.
Carini.
Do al Piumy un mestolo di legno per giocare e torno al mio blocco di ghiaccio.

Silenzio.
Sono a portata di orecchio, ma non di vista.
ZAC ZAC, aggredisco il blocco di minestrone.
"Buahahaaaaaaaa!!!!"
"Hey, perché tuo fratello sta piangendo?"
"Niente mamma, ora smette"
Smette davvero.
ZAC ZAC
 "Uahaahahaaa!"
"Che suceeeede?"
"Niente....mestolo"
ZAC ZAC "...che hai detto? Senti, non rubargli il mestolo, tu hai i tuoi giochi"
Silenzio, solo un lieve borbottio.
"BBBUaaaahhh!!!!"
"Annaaaa"
"Giuuulio Giulino che c'è non piangereeee"
"Non toglierli le cose di mano"
"Non gliele tolgo"
Silenzio.
Ancora quel mormorio e
"Uahahahahaaaaaaaaaaaaaaaaaa!"
Stavolta mi precipito.
Sono seduti vicini, lui un po' lacrimoso e con il mestolo in mano, lei con i suoi giochini e la faccetta più innocente del mondo.
"Che succede?"
"Niente mamma"
Torno di là, ma quell'espressione angelica non mi ha convinta manco per niente.
Quatta quatta mi apposto dietro la porta e sbircio.
Lui la guarda adorante, speranzoso.
Lei gli sventola Hello Kitty davanti al naso, lui si distrae, lascia cadere il mestolo.
Lei lo raccoglie, mormora "Così impari"  e  - TOC! - glielo da in testa.
"Buahhhhhhh!"
Rapida come una saetta, gli rimette il mestolo in mano e torna alle sue bambole.
Resisti, Piumino, resisti.
Un paio di mesi e camminerai, e allora sarà una lotta ad armi pari e ti vendicherai.

lunedì 17 ottobre 2011

Occhi, gambe e braccia


Ho portato La Princi alla biblioteca comunale: c'è una splendida sala riservata ai bambini, allegra, tranquilla, piena di cuscini e seggioline colorate e soprattutto di centinaia di libri.
Il sabato mattina un paio di simpatiche ragazze dispongono i nani seduti su un tappeto e leggono favole e storielle: poi, nel laboratorio al piano di sotto, armati di forbici, carta, colori ecc. i bambini fanno un piccolo lavoretto ispirato alle storie appena sentite.
Un paio d'ore divertenti e ben organizzate, e la Princi non vede l'ora che sia sabato prossimo.



Sabato le tate hanno proposto ai bambini di disegnare sul cartoncino il personaggio della favola del giorno, per poi plastificarlo e usarlo per giocare insieme agli altri che saranno fatti nelle prossime settimane.
La Princi afferra un cartoncino rosso e un pennarello, io mi avvicino con l'intenzione di aiutarla disegnando l'ometto che poi lei colorerà.
"Faccio da sola", e stringe forte il pennarello nella manina.
Guardo, aspettandomi uno scarabocchio e invece...ecco la testa rotonda, due braccia lunghe con in fondo le mani (e le dita!), due gambe kilometriche (con piedi in fondo), capelli, naso e bocca, due circoletti al posto degli occhi.
"ANNA!!!! Ma ...è BELLISSIMO!" voglio dire, SEMBRA davvero un omino!!!
"...'spetta....faccio le PUPILLE, le CIGLIA..."



Ma COME, DOVE, QUANDO ha imparato a disegnare?
COME, DOVE, QUANDO le sue manine sono riuscite per la prima volta a districare i soliti scarabocchi incomprensibili e tirarne fuori una figura riconoscibile?
COME, DOVE, QUANDO su un foglio bianco è apparso il suo primo omino con tutte le cose al suo posto?



Dov'ero io? Cosa facevo? Perché non la guardavo? Perché non me ne sono accorta?



Nel piccolo laboratorio della biblioteca, pieno di bimbi e mamme, disseminato di pennarelli e pezzi di carta non riuscivo a smettere di dirle sei bravissima, bravissima e speriamo che nessuno si sia accorto che piangevo un pochetto.

venerdì 7 ottobre 2011

Veloce, velocissimo


Quanto cresci in fretta, mio piccolo Piumino!



Tengo in braccio la tua cuginetta Alice - un paio di settimane - e mi sembra di non ricordare già più com'eri tu appena nato.
I mesi sono volati, polverizzati, sciolti dall'inverno alla primavera all'estate, riempiti di latte e pappe, coccole e giochi, sbadigli e qualche pianto.



Questo autunno caldo e soleggiato ci porta nuove avventure da sperimentare e tante conquiste di cui andare fieri. 



L'inserimento al nido è stato trionfale, direi.
Quella grande stanza luminosa, piena di colori, giochi e bambini ti piace da matti! Non appena atterri sul parquet ti lanci in esplorazione, gattonando in lungo e in largo per kilometri e guardi tutto, tocchi tutto, assaggi tutto.
Giochi tranquillo per ore, sorridi a tutti, strappi baci e carezze.
Urli solo un po' all'ora di pranzo, se il cucchiaino ritarda un attimo, o se un altro bimbo mangia prima di te.
Dopo dormi tranquillo, e un paio di volte sei addirittura andato a fare nanna da solo, gattonando fino al materasso e crollando lì con il tuo piccolo pollice in bocca.



Le maestre ti coccolano alla follia, a me sembra che ti vogliano davvero bene, e questa cosa mi rende tanto felice perché so che quando non ci sono sei circondato di affetto e attenzioni.
E io le adoro, queste dolci ragazze con gli zoccoli colorati e il sorriso allegro.



E tu balbetti nella tua lingua aliena, batti le manine tutto fiero, e ti arrampichi per le scale, e ti alzi in piedi aggrappato al divano e alle sedie.



E mi riempi tutto il cuore, tutto il cuore piccolo amore mio.

lunedì 19 settembre 2011

Di nuovi inizi, di cozze e di gamberi


Bene, a inizio ottobre ritorno in ufficio.
La cosa si prospetta difficoltosa, dal momento che, non consapevoli che riconoscerò a malapena i colleghi più vicini e che non ricordo il nome del 90% delle persone con cui lavoro, i miei capi hanno anche spostato di sede il mio ufficio, quindi avrò anche qualche problema a scoprire dov'è .



Ho l'ansia al solo pensiero. E dire che quando rientrai dopo Anna ero pure contenta di tornare nel mondo reale e lasciare per qualche ora il fatato (!!!) mondo dei pannolini, dei peluche e dei DADADA.
Stavolta, manco per niente.



Il fatto è che questo bambino mi ha rammollito oltre ogni limite, è il pensiero di lasciarlo sei ore al giorno al nido tra le braccia delle tatine con gli zoccoli colorati mi rode, eccome.
Che poi lui è una cozza, ma parecchio.
La Princi non era una bimba mammona, forse perché presa dalle mie ansie da prestazione ero stata attenta a non abiturarla esclusivamente a me, a stare in braccio ecc.
Lui è tutta un'altra storia, mi sono lasciata sprofondare in un delirio di mielosità, e si purtroppo (purtroppo????) si vedono i risultati.
Sì il babbo, sì la sorellina, sì i nonni...ma lui VUOLE ME.
E' capace di passare intere mezz'ore avviluppato a me con il pollice in bocca solo a guardarmi negli occhi e godersi baci e coccole, e io stavolta me lo godo tutto. Tutto!
La mia piccola dolce cozza.



Quindi prevedo un inserimento al nido un filino più difficoltoso che con la Princi, anche se mi consolano le tate, che sono quelle dolci e grintose che hanno accolto anche lei millenni fa (due anni fa, sì, eppure sembra tanto tempo...).



Nel frattempo passiamo questi ultimi giorni soli io e lui (la Princi ha iniziato gloriosamente la materna) aspettando l'arrivo della cuginetta che ad oggi ha il nome provvisorio di Gamberina....e che nonostante il termine sia scaduto la settimana scorsa ancora si fa attendere.
 

domenica 11 settembre 2011

Mamma, se tocco una FOCA, mi brucio?


La Principessa mia è sempre meno nanerottola e sempre più bambina grande, con i suoi gusti, i suoi pregi e difetti, le sue fissazioni.
E' una persona fatta e finita, di bassa statura sì, ma con un cervellino funzionante a manetta, che continuamente sforna idee, pensieri, scoperte, fantasie.
E domande, domande, DOMANDE (anche piuttosto surreali, tipo quella nel titolo del post).



A dispetto delle speranze sportive di suo padre, la Princi si sta rivelando poco portata per lo sport e le prove fisiche in generale...
Se deve fare tre scalini, cade.
Se sale su una sedia, di solito si ribalta (insieme alla sedia).
Cose così.
Le abbiamo regalato la bicicletta, e lei era felicissima...soprattutto per il casco rosa in dotazione, devo dire.
Beh, le prime tre sedute di pedalata non hanno avuto NESSUN esito. Non riusciva a spostarsi di un millimetro ed è stata più volte dileggiata dal bambino vicino di casa, tre mesi e dieci cm meno di lei, che si è arrampicato sulla bici rosa e ha fatto il giro del cortile tre volte in venti secondi .
Dopo qualche giorno è riuscita a far muovere il dannato trabiccolo, ma non sembra che la cosa la entusiasmi....in genere quando tiriamo fuori la bici fa mezzo giro del cortile, poi SCENDE e la bici diventa un personaggio dei suoi giochi...in genere un cavallo sul quale non sale MAI.



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L'estate è stata lunga, piena di cose e divertente.
Abbiamo fatto tanto mare, tanta nanna e tanti giochi.
E sì, è pure spuntata quella tanto temuta gelosia verso il minuscolo (si fa per dire) ciccioncello che ci segue ovunque...è bastato che lui cominciasse a muoversi, a toccare le sue cose, a prendere i suoi giochi, a protestare quando vuole la mamma tutta per sé.
Lo adora pazzamente, masi dev'essere accorta che la sua incontrastata sovranità è sotto attacco, che dovrà lasciargli un posticino sul trono...e immagino che la cosa sia piuttosto dura da accettare.
E allora sono capricci, pianti, sceneggiate che nemmeno a teatro.



Lunedì ricomincia l'asilo, e meno male, la rimetteranno in riga

mercoledì 3 agosto 2011

Istantanee d'estate


Anna così alta e sottile, i capelli schiariti dal sole, il segno bianco del costume sulla pelle abbronzata
Giulio liscio e morbido come la frutta buona, guance, braccia e gambe dorate, il resto color mozzarella



Anna che nuota da sola, che impara a pedalare
Giulio che rotola e rotola, e cerca disperatamente di capire come-diamine-si-fa-a-gattonare



Anna che deve giocare giocare giocare, e mangia come un uccellino
Giulio che ha tre denti nuovi di zecca e si mangerebbe pure il seggiolone



Anna che lo soffoca di baci, gli fa il solletico, gli urla "amoooore" nelle orecchie
Giulio che sobbalza e urla di gioia quando la vede, e resta imbambolato a guardarla



Anna che a volte mi ricorda che è ancora piccola, e reclama attenzioni e tempo per sé
Giulio che mi guarda con quei suoi occhi profondi che sono tutto amore


blog

lunedì 4 luglio 2011

CAT mammafelice 2011 - Me la merito, la felicità!


E rieccoci con la Caccia al Tesoro estiva di Mammafelice!
La prima prova è bella impegnativa, ma come al solito centra subito il punto...ed eccomi qua.



Mi merito la felicità perché




  • perché mi appassiono: quando trovo qualcosa che mi piace e mi interessa, mi butto e cerco di imparare...che sia una nuova ricetta, un ciapino,  un nuovo hobby, una sfida sul lavoro


  • perché amo ridere e sorridere, sono felice quando le persone ridono e sorridono con me, e spesso riesco a strappare un sorriso agli altri


  • perché sto bene in compagnia e so fare gruppo


  • perché sono tutta tranne che pigra: so lavorare come un mulo, testa bassa e denti stretti


  • perché sono onesta, fino alla stupidità


  • perché ho un bel cervello, sveglio e funzionante, anche se a volte lo uso solo parzialmente cribbio!


  • last, but not least, perchè sono una donna, una moglie, una mamma come tante: e penso che tutte le persone "normali" come me si meritino la felicità!

lunedì 27 giugno 2011

help, parrucchiere cercasi

Il mio parrucchiere si rifiuta di tagliare i capelli al Piumy. Ma siamo a dei livelli ingestibili.
giulio

giovedì 16 giugno 2011

Diventando grandi


Giulio mangia la pappa a pranzo, e la frutta a merenda.
E' proprio bravo, mangia di gusto, e si vede, è già 8 kg e mezzo...è una meraviglia di bambino.
Gli do il mio latte a colazione e a cena, oltre alla poppatina della buonanotte (IO, che quando era piccola Anna l'ho sempre aborrita...IO!!!).
E mi sembra che la tetta gli interessi sempre meno.
Immagino che dovrei essere contenta...cioè, LO SO che dovrei essere contenta, perché significa che cresce bene, che apprezza nuovi sapori, che impara a gustare il mondo, che diventa grande e autonomo.
Ma, ma, ma.



Mi dispiace.



E non mi sembro più io, perché con Anna accolsi questo passaggio con gioia.
Forse perché avevo l'ansia da prestazione, e se avesse fatto qualche resistenza avrei pensato di aver sbagliato qualcosa.
Vederla passare dal latte alle pappe serenamente era la conferma che avevo fatto tutto per bene,che tutto filava liscio, quindi non rimpiansi troppo la fine dell'allattamento.



Ora se penso che forse fra un po' non lo vedrò più ciucciare beato, con gli occhi chiusi e le manine che mi accarezzano piano piano mi fa venire un brutto nodo allo stomaco.



Non ho cambiato idea, non sono una allattatrice talebana, non allatterò fino ai due anni.
Lascerò che abbandoni la tetta per la bistecca , ma un po' mi dispiace.

martedì 14 giugno 2011

Pippi Pippi Pippi, il nome fa un po' ridere




Eccoci.
La Princi è precipitata nel tunnel di Pippi Calzelunghe.
Il che, visto che la fissa precedente era Cenerentola, alla fine tutto sommato è un miglioramento.
Insomma, Pippi è simpatica da morire, anticonformista, piena di fantasia e di iniziativa.
Certo, certi aspetti possono essere...come dire...ambivalenti e portare a uscite quali:
"Io me ne vado. Voglio vivere come Pippi, da sola, senza mamma e papà"
"Non dormo. Dormo quando me lo dico da sola, come fa Pippi"
"voglio avere una borsa di monete d'oro, come Pippi"


E così via.

Fa morire da ridere.



E ovviamente ci sono tutti i personaggi di contorno: la scimmietta, il cavallo, gli amici Tommy e Annika, con i quali chicchiera fitto fitto continuamente.
A volte se ne sta mezz'ora in giardino a parlare da sola, cioè con Tommy e Annika.
I vicini penseranno che le somministro qualcosa di forte per tenerla buona.



Vista la passione per la serie tv, le ho comprato il libro, quello vero.
Credevo che fosse troppo piccola per seguirlo, invece ci mettiamo sedute e leggiamo leggiamo, a volte anche un'ora intera.
Lei ascolta tutta seria, poi ci rimugina, e poi, VIA! Racconta tutto ai Tommy e Annika immaginari

mercoledì 8 giugno 2011

YUM

Piumino magna, e di gusto!
Dopo le prime due o tre volte - giustamente immortalate - non si sporca nemmeno un pochettino...ripulisce tutto fino all'ultimo cucchiaino e s'incaxxa pure quando finisce!

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martedì 31 maggio 2011

Progetti di vacanze

Tornando dall'asilo
Anna - Mamma, senti mamma...Io e Barbara* domani andiamo...
Io - ....andate dove?
Anna - ehmmm....a RICCIONE.
Io - A Riccione.
Anna - Per vedere se c'è un mare bello.
Io - E come ci andate? In macchina?
Anna - Mamma, io la macchina non la posso guidare (detto con un tono, che se aggiungeva, CRETINA! ci stava pure bene). Andiamo con l'aereo.
Io - Ah, ecco.
Anna - .....
Io - .....
Anna -
Ma non ti preoccupare, mi metto le cinture.



*NDR: Barbara, amichetta del cuore della Princi, forse l'unica bambina con un quoziente di stregaggine superiore al suo, dunque ovviamente sua anima gemella. Io cerco di farle incontrare più spesso possibile, anche fuori dell'asilo, in modo da spiarle quando chiacchierano e farmi quattro belle risate.

giovedì 19 maggio 2011

E ho già nostalgia di oggi


Piumino interrompe il pisolo pomeridiano urlando come un matto. Non è da lui, che si sveglia cinguettando e con il sorriso più dolce del mondo.
Urla come se avesse paura, come se avesse gli incubi.
Cerco di calmarlo con la mia voce, con qualche carezza, ma non funziona; nemmeno il suo piccolo pollice da succhiare riesce a tranquillizzarlo.
Allora lo prendo in braccio e ci sdraiamo insieme nel lettone.



Si accoccola nello spazio sotto la mia spalla, la pelle liscia della sua guancia contro il mio petto, i piedini contro la mia pancia.
Gli occhi chiusi, il dito in bocca, il respiro leggero interrotto a intervalli dai singhiozzi per il pianto di prima.
Ogni tanto allunga la manina per toccarmi, come per accertarsi che non me ne sia andata.



La stanza è immersa nella penombra della tarda primavera, dai vetri socchiusi entrano solo l'aria fresca e profumata della campagna e il canto un po' stridulo delle rondini in volo.



Resto così, immobile, perché il suo sonno è fragile come il cristallo.
Vorrei addormentarmi insieme a lui, ma non ci riesco, non riesco a smettere di guardarlo: i pugnetti stretti, le guance rosa, le ciglia lunghissime che tremano appena.



E penso che questo, proprio questo, è un momento così semplice e comune per una mamma con un bimbo piccolo, eppure è così perfetto e giusto che voglio ricordarmelo sempre.
Voglio ricordarmelo quando sarà grande e dormirà nel suo letto, quando correrà in bicicletta con le ginocchia graffiate, quando andrà a scuola, quando preferirà i suoi amici alla sua mamma.



E ho già nostalgia di oggi, di lui com'è adesso.

mercoledì 11 maggio 2011

Notti


Piumino, ragazzo giudizioso, ha evidentemente ritenuto troppo stancante continuare a emettere il suo GHE notturno per la poppata delle tre, dunque da qualche giorno se la dorme alla grossa tutta la notte. Dopo la prima nottata in cui ho continuato a svegliarmi ogni ora per controllarlo, ho accettato la sua decisione ().
Lo devo ri-dire? Piumino, santo subito.



La Princi, che da sempre ci delizia con notti tranquille e soprattutto con orari perfetti (alle 21.30 è a letto), ultimamente inizia a fare qualche capriccetto.
Non appena annunciamo che "è l'ora di andare a letto!" fa gli occhioni e chiede una storia.
Come dirle di no, leggiamo la storia.
Andiamo al piano di sopra, pipì, lavaggi sparsi, pigiama, bacibacioni, buonanotte.
Cosa? Un'altra storia? E vabbè, magari le concilia il sonno.

Ma com'è che sento sempre di bimbi che si addormentano serenamente prima che mamma capra abbia ricucito il lupo o Hansel e Gretel abbiano gettato la strega nel forno? Questa qua mi guarda con gli occhi sgranati, fa qualche commento e/o domanda (SEMPRE le stesse e SEMPRE allo stesso punto della storia). Dopo è più sveglia di prima.



Ne vuole un'altra.
Eh no, ora basta.
"Un'altra solaaaa"
"No"
"Ti prego ti preeeeeego"
"Anna, NO!"
"Mammina ti prego propriooooo" 
e giuro, si inginocchia a mani giunte sul letto



Non abbiamo pietà, le diamo la buonanotte e ce ne andiamo.



All'inizio mugola, facendo la vittima
"Ahhh...sono qui da sola....al buioooo.....sono così solaaaaaaaaaaaa"



Siccome non funziona, dopo un po' cala il silenzio.
Ma è solo un'illusione.
Dalla nostra postazione strategica (per l'appunto il divano del salotto è PRECISAMENTE sotto il pavimento della principesca cameretta) ad un tratto si sente distintamente lo scalpiccìo di un paio di piedini nudi.
Ma dove andarà al buio e con la camera che è poco più grande di uno sgabuzzino?
Babbo si incammina minaccioso per le scale. Ancora rumore di passettini affrettati.
Lui infila la testa in camera e OPLA': un groviglio di coperte e capelli pazzi sparsi sul cuscino.



Infida.



A quel punto le strategie sono due.
"Anna, cosa fai?"
"Sto dormendo"
"Non stai dormendo"
"Si, invece sì"

oppure la guerra di nervi.
Babbo resta immobile e silenzioso per qualche secondo. Alla fine, convinta di averla fatta franca, la furbetta apre un occhio, sbircia dietro la sua spalla e viene beccata.




 

lunedì 9 maggio 2011

Il festeggiato


Piumino è stato battezzato nel giorno della festa della mamma , che se aspettavamo ancora un po' se ne andava da solo in Chiesa.



Era molto carino e elegante, se n'è stato buonissimo tutto il tempo con gli occhi a palla e il dito in bocca: il parroco al momento del battesimo deve aver visto quel cespuglio che ha in testa e ne è stato ispirato....gli ha fatto una doccia notevole, il poveraccio è rimasto con i capelli fradici per due ore, dovevamo attrezzarci e portare il pohn!



Dopo, un piccolo aperitivo con parenti e amici.



Io lo guardo, lo guardo e penso che non esiste niente di più meraviglioso di questa creatura.

sabato 30 aprile 2011

Metafore


Metafore 1
- Mamma, mamma, senti mamma. Ti voglio bene come...un cavallo nero che va come una scheggia! Un treno lungo lungo...Un ITTAPOTAMO! Un granchio, ma ciccione ciccione! Anzi, come un camper!!
- E a Giulio???
- A Giulio...come un uovo di Pasqua.

Metafore 2
- Mamma, sei bellissima. Sei bella come Hello Kitty.

giovedì 21 aprile 2011

prove di vacanze (di ritorno)


La mini vacanza è andata un po' bene e un po' male.



Un po' male, essenzialmente per le condizioni atmosferiche: abbiamo monitorato le previsioni per una settmana e alla fine abbiamo pure cambiato destinazione a causa dei fulminelli previsti sull'Adriatico, ma la nuvoletta di Fantozzi ci ha seguito lo stesso e abbiamo trovato tempaccio per la maggior parte del tempo.
E anche un po' male perché abbiamo perso un sacco di tempo...dormendo, ehehehheheheh. Quei due esserini bassi che ci eravamo portati dietro erano praticamente narcotizzati, e si son fatti delle grasse dormite sia di notte che di pomeriggio, e se dormono loro...beh, dormiamo anche noi. In pratica non abbiamo fatto che dormire !!! Venerdi pomeriggio ci siamo svegliati così tardi che abbiamo perso l'ultimo ingresso al Parco Natura Viva ed abbiamo dovuto rimandare all'indomani. Ma lungi da me lamentarmi!!!!



Per il resto è stato bello: il lago di Garda in primavera è magnifico, tutto quel verde e blu senza troppa confusione di turisti. Abbiamo visto il Parco con gli animali, passeggiato e curiosato nei paesini più carini, mangiato gelati e ovviamente...giocato un sacco dentro il camper.



Anna ormai è una camperista esperta, e Piumino si è rivelato un compagno di viaggio straordinario (uno che dorme tutto il tempo, ogni tanto canticchia e non si lamenta mai, come lo chiamereste voi??)



Sotto, Principessa del lago
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giovedì 14 aprile 2011

prove di vacanze


OK, ci proviamo.
Il Piumy ormai ha 4 mesi, ed è ora che inizi a vedere il mondo.
Se tutto va bene () fra poche ore stipiamo l'inverosimile su un camper e ce ne andiamo in giro per il week end. Destinazione il Parco Oltremare - che la Princi ha la fissa delle balene, ma secondo me perderà la testa per il Delfino Curioso - e il Conero o zone limitrofe.



Ovviamente il Colonnello Giuliacci è stato abbastanza menagramo...fino a ieri sembrava luglio e adesso sto ritirando fuori dalla naftalina i piumini, mapporc!!!



La Princi è entusiasta di risalire su un camper, dopo la bellissima vacanza in Provenza di questa estate.
Il Piumy dove lo metti sta (in teoria).
Io sono già distrutta dalla preparazione dei bagagli ma è uno sporco lavoro e qualcuno deve pur farlo (indovina chi).



Ciao a tutti!

venerdì 8 aprile 2011

Pollici


Piumino si succhia il pollice.
Mi fa letteralmente morire.
Mi giro e lo vedo con quel ditino in bocca e gli occhioni tondi e mi squaglio letteralmente.

Anche io lo facevo, da piccola, e anche da grande visto che ho smesso verso i sei anni, dopo milioni di tentativi dei miei per farmelo abbandonare: cerotti, smalto amaro, pepe.

Sarò scema, ma mi sembra così...autonomo.
Della serie, vabbè, qua nessuno mi considera, il ciuccio è caduto sotto il divano, ho un sonno boia, sarà bene che mi arrangi da solo.

Divento pazza, cercando di fotografarlo, ma appena schiaccio il pulsante, TAC! Se lo strappa dalla bocca. Birbo.
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venerdì 1 aprile 2011

Alberi


Quattro coppie di zii, tre cugini e qualcosa, nonni...la Princi a volte fa un po' di confusione "Tizio è il figlio di chi? Il fratello di chi?" e allora si incarta. E se la Princi si incarta ci massacra di domande fino alla morte.



Allora, lllà!
Abbiamo disegnato l'albero genagico, come dice lei.



Con tutti tuttissimi, perfino il cuginetto-work-in-progress ancora nella pancia (è quello tutto azzurro!!!)



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martedì 22 marzo 2011

Primavera


Abbiamo festeggiato la primavera con un picchenicche in un luogo magico, pieno di storia, spiritualità e bellezza.
E pieno di fiori.



Abbiamo corso, giocato, osservato le gemme sugli alberi e le margherite.



Abbiamo tremato dal freddo, perché il vento era gelido, ma - come ha detto Babbo - la Provvidenza ci ha mandato qualcuno di speciale che ci ha offerto un posticino riparato per mangiare e goderci un po' di sole...e una marmellata di more che sembra un augurio d'estate.



Piumino ha pisolato immerso nella luce e alla fine aveva le guanciotte colorite.
La Principessa si è goduta immensamente questo inizio della bella stagione. E anche noi!



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lunedì 14 marzo 2011

Outing e altro


Beh, sono un po' stanchina.



Non mi lamento assolutamente, Piumino è un bimbo proprio buonissimo,  dorme e mangia, cresce che è una bellezza, e a parte la gestione dei capelli impazziti non dà nessun grattacapo.

La Princi è fortissima, sta diventando una vera donnina autonoma e indipendente, certo i suoi capriccetti li fa spesso e volentieri, ma ci si può parlare e ci capiamo, vuoi mettere?



Però sono stanca, il tempo per tutto non basta mai, c'è sempre qualche cosa che scappa, vorrei fare mille cose e vorrei farle meglio, vorrei anche avere un po' di riposo per pensare a me e non c'è verso...ma passerà.
Insomma, credo di essere nella situazione tipica di tutte le bis mamme con bimbi piccoli



La cosa bella, che non mi aspettavo, o almeno non così presto, è vedere che questi due nanerottoli si vogliono bene! Sinceramente avevo un po' di timore della reazione di Anna all'arrivo di Piumino: un po' per i racconti francamente a volte allucinanti di amiche e conoscenti (fratelli grandi che regrediscono paurosamente, che cercano di accoppare il nuovo arrivato, che si trasformano in piccoli mostri), un po' perché conosco i miei polli, e fino a tre mesi fa la Principessa era VERAMENTE una Principessa. E le cose sono per forza cambiate.



E invece sembra che tutto stia andando liscio.
Lui la guarda adorante, e non esagero. Basta che lei gli passi davanti che sorride, basta che lei si metta a giocare vicino a lui che immediatamente si tranquillizza e si ipnotizza a fissarla...e non cerca più nemmeno la mamma.
E' una grandissima intrattenitrice .



Lei lo coccola, si prende cura di lui come una vera mammina: lo consola se piange, gli mette il ciuccio e gli sistema il bavaglino, la copertina, ci parla fitto fitto e gli fa sacco di complimenti....si schifa solo quando rigurgita ma è comprensibile.
Vabbé, qualche giorno fa gli ha fatto bere lo yogurt alla fragola, ma le intenzioni erano buone.



Sono belli, belli, bellissimi.
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giovedì 10 marzo 2011

Di nuovo?


E' mia sorella, ma anche la mia migliore amica.
E' anche la migliore amica della Principessa: insieme giocano, si fanno belle, tirano tardi alla TV, vanno a passeggio, parlano di maschi e di vestiti.
E' anche lei un po' innamorata di Piumino, ma sta ben attenta a non darlo troppo a vedere in presenza della Princi, quindi approfitta dei suoi momenti di distrazione per sbaciucchiarselo e fargli gli occhi dolci.



E adesso che ha scoperto di avere un bambino nella pancia è come se fossi incinta anche io, un'altra volta.



lunedì 7 marzo 2011

Un sorriso per la stampa :-))))

Mi dicono tutti che mi somiglia...eppure a me non sembra.
Io e babbo ci chiediamo sempre ma come abbiamo fatto a farlo bellino così????
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giovedì 3 marzo 2011

Andata


Vabbè, lo ammetto, sono definitivamente andata fuori di testa per Piumino.



Completamente instupidita, mio marito dice che quando lo guardo mi vengono gli occhi a cuoricino come Spank.



Forse perché è così incredibilmente tranquillo e sorridente e pacioccone che non sono nemmeno troppo stanca e posso impiegare tempo e energie a guardarlo, fargli i versetti e soprattutto sbaciucchiarlo e mordicchiarlo alla follia.



E basta, non c'è nient'altro da dire

domenica 27 febbraio 2011

Uno, due, tre.


Buon compleanno, piccola donna!
Oggi la casa è piena di palloncini e ghirlande rosa per festeggiarti, Pincipessa.



E io vorrei dirti che vale la pena alzarsi al mattino solo per vederti crescere, sentirti cantare, ascoltare quello che hai da dire e rispondere alle tue mille domande.



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Vale la pena, perché sei meravigliosa e io ti amo infinitamente.

lunedì 21 febbraio 2011

La volpe e l'uva


- Anna, allora adesso andiamo a casa, vai a fare le nanne buona buona e dopo guardiamo la Spada nella roccia....ma solo se dormi senza fare capricci va bene?
- Va bene mammina



Due ore dopo, la Principessa sta ancora cantando a squarciagola seduta al buio nel suo letto , circondata dalle sue bambole



- Anna, ti avevo detto che il cartone lo vedevi solo dopo le nanne
-......
- Vorrà dire che non guarderemo il cartone...
- .......
-........
- Tanto non lo volevo vedere. Non ho PER NIENTE voglia di vedere il cartone

venerdì 18 febbraio 2011

Inclinazioni


Il padre dei miei figli è uno sportivo, o meglio lo è stato tutta la vita, finché un'ernia maledetta e il lavoro autonomo (cosa dite? due figli? ah, già) l'hanno bloccato definitivamente con pantofole e TV.
Giocava a basket, sciava, nuotava e compagnia bella.
E' un grandissimo e convinto sostenitore della valenza educativa dello sport, del gioco di squadra, dell'impegno al continuo miglioramento, del rispetto delle regole ecc. ecc.
Come no, d'accordissimo.



La sottoscritta nasce da due genitori antisportivi, i quali hanno tuttavia cercato di inserirmi in tutti i modi nel magico mondo del sudore e dello sforzo fisico: ricordo tutta una serie di "prime lezioni" di pallavolo, pattinaggio, tennis....niente, dev'essere questione di geni.



Lui non vede l'ora di avviare la nostra piccola Principessa sulla faticosa e appagante strada dello sport, e non sarò certo io a impedirglielo. Ma lei ne avrà voglia? Gli piacerà?

Sinceramente, non mi sembra particolarmente portata ...la coordinazione non è il suo forte e tantomeno la resistenza, e se ovviamente si diverte un sacco a correre dietro a un pallone (trovatemi un bambino che non lo adora), in realtà è molto più attratta dai giochi di immedesimazione - io sono la mamma, io sono il dottore, io sono la cuoca, io sono la maestra, io sono il lupo... - dal disegno, dal pasticciamento culinario e in generale da tutto ciò che può creare danno e scompiglio, ma con poca fatica.



E poi, la Princi ama, adora i libri.
I libri da bimbi piccoli, pieni solo di figure e disegni, i libri da grandi da leggere e rileggere fino alla nausea*, i libri puzzle, i libri delle Principesse Disney e i libri vintage di sua mamma trent'anni fa. Direi che ha vinto il gene di mammà.



E ama il teatro, pazzamente.
L'abbiamo portata a vedere tre o quattro spettacoli teatrali rivolti ai bambini piccoli (favole, per lo più) e ogni volta ho rimpianto di non poter fotografare l'espressione della sua faccetta nel momento in cui le luci si spengono, il sipario si apre....fino alla fine dello spettacolo resta di sasso, completamente rapita.
Tornando a casa si chiude in un mutismo totale (suo padre dice, sta elaborando).
Dal giorno dopo in poi inizia a risputare fuori "pezzi" dello spettacolo che ha visto, dettagli incredibilmente piccoli, domande domande domande domande, e commenti e impressioni e emozioni.



Ecco, io la vedo su un palco illuminato che impersona un animale, un folletto, una principessa....uno dei mille personaggi che abitano la sua smisurata fantasia.



* qualche sera fa
Anna: Babbo, mi leggi questo?
Babbo: Anna, questo libro te lo sto leggendo tutte le sere da un mese! Non ne posso più, domani lo brucio!!!!
Ha pianto mezz'ora, poi l'ha nascosto sotto il divano "così non lo trova e non lo brucia"

mercoledì 16 febbraio 2011

Perché

Ho reso il blog privato perché mi è stato segnalato che una foto della Princi era pubblicata su un sito (per fortuna un sito "tranquillo")...

martedì 15 febbraio 2011

Giveway MF "Il cervello delle mamme"


Mammafelice lancia un giveway fighissimo: si vince un bel libro che dimostra scientificamente che le mamme sono più sveglie, più efficienti, più pazienti e più produttive del resto del mondo...ma questo lo sapevamo già



Tutte le informazioni qui

sabato 12 febbraio 2011

Pigiama party


Mia sorella, novella sposa, ha deciso disfruttare la prima notte senza marito per qualcosa di veramente ma veramente trasgressivo...niente serate in discoteca, niente beauty farm né aperitivi trendy o rimpatriate con amiche single, bensì un bel pigiama party.



Unica invitata, la Princi, tre anni la prossima settimana.
La Princi, follemente innamorata della zia da sempre (e ancor di più da quando l'ha vista con un vestito da sposa terribilmente somigliante a quello di Cenerentola), ha percepito l'eccezionalità di tale evento ed è stata schizzata per l'emozione tutto il pomeriggio, chiedendo ogni cinque minuti circa "La zia ha finto il lavoro? E' tornata? Andiamo? Andiamo???"



E alla fine si è presentata in casa della zia con la sua maglietta preferita, i codini e il burrocacao, lo zaino sulle spalle con pigiama, pantofole e spazzolino (Totsy no, lasciamola a casa, lei è piccola!).
La zia l'ha accolta con tortellini (il suo piatto preferito in assoluto), la sua collezione di peluche e un cartone animato nuovo nuovo...e da quel momento la mamma è scomparsa dal mondo.



Me ne sono tornata a casa con il mio piccolo Piumino e ho passato la serata a sbaciucchiarlo.



Verso le 22 ho chiamato per sentire come andava il party. La Princi, tutta presa dal suo cartone, non è nemmeno voluta venire al telefono....solo a un certo punto, mentre parlavo con mia sorella, sento la sua vocina "Zia, dammi UN'ALTRA SIGARETTA"

In lacrime per le risate, mia sorella mi ha spiegato che stavano sgranocchiando quei bastoncini di biscotto con la cioccolata sopra.

giovedì 3 febbraio 2011

Fratello e sorella...

Anna -  Guarda mamma!!!! Mi guarda! Mi guarda!!!
Giulio - .................
Anna -- Mammaaaaaaaaaa.....mi ride! Mi ride!! Ridi nanino ehhhh?????
Giulio - ...... gaaaa
Anna - Mammaaaaaaaaaa.....PARLA!!!! Hai sentito? Ha parlato!!!! Piccininoo! Che bellino...bellinooo! (accarezzandolo con una certa ENERGIA)
Giulio - ......
Anna - Mammaaaaaaaaaaaaa!!!! Ha GOMITATO SUL DIVANO!!! CHE SCHIFO!!!!!!!!!
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giovedì 27 gennaio 2011

I sorrisi di Piumino


Piumino è tutt'occhi. Passa ore guardando a occhi spalancati il piccolo mondo della casa che lo circonda.
Guarda le luci, i colori, i visi chinati su di lui: guarda sua sorella, soprattutto.



Ma quando guarda me, Piumino sorride.
Non succede subito, gli ci vuole qualche secondo per "inquadrarmi" per benino, per mettermi a fuoco, per focalizzarsi sul mio viso.
E alla fine, ecco che mi guarda dritto negli occhi, con quel suo sguardo liquido e profondo che sembra nascondere chi sa che misteri, e che pensieri.



MI guarda negli occhi, e dopo un po' sorride. Poi, ride proprio. Una risata muta, eppure piena, gongolante. Dolcissima.
Come se pensasse "eccola, la mia mammina. Non è bellissima?"
E allora io lo so che per quel sorriso sdentato potrei fare pazzie.



(l'altra sera ha sorriso allo stesso modo al pinguino di ceramica appeso in cucina, ma vabbè).

giovedì 20 gennaio 2011

Domande esistenziali


Chiunque inciampi in un blog come questo ha sicuramente presenti le vintagissime e amatissime APINE della Chicco che sballonzolavano sulle nostre culle trent'anni fa (si, vabbé, anche qualcosa in più...) e che mi risulta vadano alla grande anche adesso.
A noi le hanno regalate per la nascita di Anna e non c'è stato verso di smontarle MAI, quindi sono passate al Piumino pari pari insieme al lettino della sorellona.
Sono carucce, colorate, hanno la faccina simpatica e il piccolo di casa, come milioni di bambini prima di lui, inizia a occhieggiarle con interesse.
La doce musichetta che accompagna il loro instancabile svolazzare rassicura, culla e concilia il sonno...ehmmm, sì.



Ed è qui che mi domando: ma i geni della Chicco non potevano inventarsi un modo di ricaricare il carillon diverso da quella terrificante cordicella che mi vanifica in un attimo un quarto d'ora di soavi voli apeschi?
Situazione: ore 21, Piumino satollo e profumato, luci soffuse e voci sommesse, lenzuola morbide e ciuccio in bocca, viene gentilmente deposto nel lettino.
Parte il dolce carillon, le apine lo ipnotizzano girando...pian piano gli cala la palpebra, lui tenta strenuamente di resistere al sonno ma non ce la fa, la musichetta e tutto quel girare sono troppo potenti, pian piano si appisola...
....cribbio, è finita la carica, aspetta che gli do' un'altra giratina così si addormenta definitvament SCRAAAAAATCHHH!!!!!!
Quella stramaledetta cordicella sotto la casina delle api fa un rumore del diavolo, il Piumino fa un salto di mezzo metro spalancando le braccine come se precipitasse in un burrone, nel mentre perde il ciuccio e rigurgita pure.
UEEEEEEEEE'!!!!!!



Tocca ricominciare da capo.



Ora, io dico, signor Chicco, mi vuol forse dire che sono l'unica che ha questo problemino????

martedì 18 gennaio 2011

Serate invernali


Nelle lunghe serate invernali, quando alle 17 è già buio pesto, un freddo cane e dobbiamo sbarcare la serata, mi ritrovo la casa come un campo di battaglia...costruzioni che si mescolano a pallette di didò, briciole ovunque, bavaglini gomitosi (come dice lei) e pannolini zozzi. Un casino che la metà basta.



La Princi si è rassegnata a giocare un po' per conto suo, visto che non possiamo evitare di prenderci cura del Piumino, almeno per un po'.
A dire il vero all'inizio ha provato a trovare qualche soluzione alternativa:
- Mamma, perché non regaliamo il fratellino alla zia???
- Mamma, perché ci metti tanto a dare il latte a Giulio? Dagliene meno, no????



Ieri giocava con una bambolina snodatissima, si divertiva a girarle e rigirarle gambe e braccia.
A un tratto si è accorta che poteva girarle la testa di 180°...e se può farlo la bambola, perché non io?
Ha passato almeno una ventina di minuti torcendo il collo all'inverosimile nel tentativo di girare completamente la testa, sorda alle mie spiegazione sull'impossibilità fisica di tale posizione....ho riso da morire, ma lei era molto delusa.



E il Piumino? La guarda con gli occhi sbarrati, lo so, la teme.
E sorride.
Sorride!

venerdì 14 gennaio 2011

Un mese

Ed è già passato un mese da quel giorno di sole in cui ci sei stato regalato.
Un mese in cui ci siamo studiati, un po' circospetti ma pieni di curiosità e aspettative, come due persone che si "annusano" per le prime volte e scoprono di piacersi.
Un mese in cui ci siamo abituati alla tua vocina di micetto, alla tua pelle di seta, ai tuoi occhi liquidi al tuo profumo di paradiso...e soprattutto ai tuoi capelli che sembrano piume.
Un mese di poppate notturne pancia a pancia, nel calduccio e nel silenzio: forse non mi ricordavo bene che fosse una delle cose più dolci del mondo.
Un mese in cui ogni tanto i miei neuroni fanno contatto e penso "abbiamo messo al mondo un altro bambino, una PERSONA nuova", e mi vengono i brividi davanti a questa voragine di responsabilità.
Un mese intero di te, piccolo dolce Piumino. Ti vogliamo tanto bene.

martedì 11 gennaio 2011

nessun titolo


Giulio è un angelo di bambino.
Quando ne parlo con altre mamme, la reazione è sempre la stessa: ZITTA!!!! Non lo dire!! Non lo dire, che ti porti sfiga da sola e da domani diventa una piccola belva!!!"
E che cavolo! Io lo dico, diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Giulio pure.



E' bravo, buono, adorabile. La notte dorme che è una bellezza, non vuole la tetta di continuo e non piange mai. Tengo a dire che questo suo buon carattere non è certo merito nostro e dell'educazione perfetta che gli stiamo dando , ma piuttosto da tutte le raccomandazioni che gli abbiamo fatto quando era ancora nella pancia: "Ragazzino, vedi di rigare dritto da subito, che qui non siamo in grado di gestire due primedonne, e siamo parecchio incasinati già di nostro".
Spesso e volentieri ce ne dimentichiamo: sabato avevamo amici a cena, lui era stato depositato nel suo lettino per un sonnellino...ce ne siamo ricordati dopo quattro ore, quattro ore senza cibo, senza pannolini puliti, senza considerazione.
Era lì nel letto, completamente ipnotizzato dalla luce dall'abat jour, chi sa da quanto tempo la fissava con quegli occhi da pazzo.



E poi, non è carino da morire?
Con quei capelli assurdi i commenti spiritosi si sprecano, dal "sembra un peruviano" a "sembra un Monciccì"


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lunedì 3 gennaio 2011

Lei


"E lei, come l'ha presa?"

Me lo chiedono tutti, amici parenti e conoscenti, sottovoce per non farsi sentire dalle sue piccole malefiche antenne, mentre allungano a me un pacchettino per il Polpettino e contemporaneamente sfoderano il regaluccio per lei (...e che siate benedetti! Quante volte ho mancato IO, inconsapevole, quando una mia amica ha fatto il secondo figlio??).
Io rispondo che l'ha presa bene, perché in effetti è vero.

Nel senso che non ha mai cercato di sopprimerlo, non ha ancora chiesto se è possibile rispedirlo al mittente, non ha ancora confidato alle maestre dell'asilo che a casa sua vive un mostriciattolo piangente e puzzone.
Diciamo che lo ignora signorilmente per la metà del tempo, e l'altra metà lo vezzeggia come un bambolotto...gli fa le vocette, lo prende in braccio, lo accarezza e lo bacia, e soprattutto lo consola quando piange "non piangere...ci sono io qui con te....la tua sorella grande!!!"

A me sembra cresciuta tutto d'un colpo, a volte mi imbambolo a guardarla che sembro scema, e non riesco a capire se è un'impressione dovuta al fatto che adesso ho per le mani un neonato, oppure se davvero l'arrivo del fratellinol'ha cambiata così tanto in così poco tempo...negli ultimi giorni l'ho vista impuntarsi su delle stupidaggini con una testardaggine fino ad oggi sconosciuta, ma l'ho anche vista avvicinarmisi dicendo "sei arrabbiata? sono stata birba, mi perdoni?" e mi sono commossa davanti al suo sguardo d'intesa mentre mi sussurrava "noi due stiamo sempre sempre insieme" intrufolandosi nel lettone durante la poppata della sera.

Lei è il mio amore, la mia Principessa, la mia piccola grande donnina.