martedì 26 gennaio 2010

Mamma severa e casalinga disperata

La Princi è mamma di quattro pargoli:

  • Totsy (cioè Rosy, da sempre la preferita)

  • Ola (cioè Viola, arrivata per Natale, con due occhiacci mobili che fanno impressione)

  • Bamboa (quella sfigata senza nome)

  • Winnie (enorme pelouche dell'omonimo orso deficiente)


Quando la sera torna dall'asilo li saluta gentilmente uno per uno Ciao come stai bene?, li nutre con amore api bocca te! Mangia!, li coccola voi ciuccio tee?, li mette a dormire (tutti rigorosamente nudi e a faccia in giù).

A volte però, come di frequente accade a tutte le mamme, i suoi bambini la fanno arrabbiare. Soprattutto Winnie.
Da qualche giorno mi capita di sentirla sbottare, urlando frasi incomprensibili ma dal tono inequivocabile all'indirizzo del poverello: lo prende e guarandolo negli occhi lo sgrida severamente, lo sculaccia senza pietà, poi lo trascina in castigo (sempre nel solito posto, cioè sotto il forno), lo sbatte lì e conclude con un Femmo lì e ZITTO!


Immagino sia lo stress. Gestire quattro bambini e la casa dev'essere duro.

Ieri sera cercava di dare il suo bibe con l'acqua a Bamboa e ovviamente ha creato un lago sul pavimento del salotto. Prima che potessi prendere voce e sgridarla si è precipitata in cucina annunciando molle in tejja, pendo cencio (in terra è tutto bagnato, prendo uno straccio), ha raccolto uno straccio ed ha asciugato pazientemente il misfatto.
Direi che è pronta per contribuire alle faccende domestiche....
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sopra, foto di famiglia (Winnie è in castigo)

mercoledì 20 gennaio 2010

Il candore dei bambini....e la buona educazione?

La Princi ha una loquacità a dir poco estenuante...
Chiacchiera in continuazione, anche se la metà delle volte ci vuole la traduzione simultanea per capirla, e io e Babu siamo sommamente orgogliosi di essere gli unici in grado di interpretare sempre i suoi blabla...anche se capitano serate, come quella di ieri, in cui ripeteva ossessivamente Mamma, VINDA saiii? in cui ci arrovelliamo inutilmente per capirne il senso..

Tutto ciò premesso, in molti casi invece l'eloquio è molto preciso, chiaro e diretto.

Adorabile, oserei dire, quando ringrazia compitamente commesse e cassiere (Grazie tata, ciao ciao!!!) o si intenerisce davanti a suoi simili in difficoltà (Nooo bimbo pange, bazo!).

Terrificante quando il commento si fa più tranchant.
Ieri, supermercato, ora di punta ha apostrofato due signore come segue:
      Mamma, guadda, butta quella (Mamma, guarda che cesso è quella lì)
    Mammaaa! Quella TTEGA! Puura!!! (Mamma, oddio, guarda, quella è una strega! Paura!)
per concludere in bellezza con il gentile signore che le ha fatto un complimento sulla scala mobile
   Mamma, tato becchio (Mamma, guarda quant'è vecchio questo signore)

Puura.

PS: la mia carissima Mammafelice ha fatto il salto e ha pubblicato il Manuale Pratico della Felicità, pieno di preziose perle di saggezza ().
Trovate tutti i dettagli
qui ...vale davvero la pena darci una sbirciatina!

mercoledì 13 gennaio 2010

'UPO!'AUTO!'PUURA!


Old father Wolf eyes up Little Red Riding Hood. Illustration: Tyler Garrison


La Princi si è presa una fissa megagalattica per quel simpatico personaggio che terrorizza da sempre tutti i bambini del mondo... il lupo.


Abbiamo un libro di Cappuccetto Rosso con delle illustrazioni veramente belle, epperò cavoli il Lupo è veramente tremendo: nero come la notte, con dentacci acuminati e occhi gialli che a pensarci bene fa un po' paura anche a me.


La Princi da qualche giorno è completamente soggiogata dal suo fascino malvagio: guarda le figure del libro ossessivamente, se non sono lì con lei viene a cercarmi e me lo piazza di continuo sotto gli occhi "Vediii? Vedi Upo?"


lo guarda e borbotta fra se e sè:
"Upo, ecco...neeeee'o! 'Enti...ahi!ahi!ahi! " (Lupo, nero! Denti, ahi! ahi!) 
poi, travolta dal terrore
"Auto! Puura!!!!" (Aiuto! Che paura!) 


In tutto ciò io tendo l'orecchio e mi sbellico dalle risate fra me e me (madre degenere)


Però la Princi è una ragazza dalle mille risorse e alla fine riesce a far fronte anche a questa piccola difficoltà ...dopo un attimo di silenzio risento la sua vocina:


"Upo beeeeello...boono! Lupo boooono " (Lupo, bello, buono!)


Viene da me, mi tira per i pantaloni, mi mostra il disegno con il Lupaccio a fauci spalancate in tutta la sua cattiveria


"Vedi mamma? Upo boono...Upo bazi" (Vedi mamma? Il Lupo in realtà è un buon ragazzo...ha la bocca aperta per ricoprire Cappuccetto Rosso di baci)


 La cosa si ripete diverse volte al giorno.
Soltanto qualche volta non funziona, magari quando se ne sta in macchina e guarda fuori gli alberi immersi nel buio "Auto! Bocco! Upo!!!!" (Aiuto! Quello è un bosco! Nel bosco c'è il lupo!), oppure se nel silenzio della sua cameretta sente un rumorino "O che è?! Upo!!!!"


Far fronte alle proprie paure è un duro lavoro che inizia da piccoli.


Forza Principessa, esorcizza.

martedì 5 gennaio 2010

e allora UFF

Sono tornata al lavoro e alle mie letture blogghesche. E fra le prime, lei e in particolare questo post.


E insomma, devo dire che a volte mi sento intrappolata, imprigionata da quella Nanerottola minuscola così bisognosa di amore, cure e attenzioni, che balza sempre al primo posto, scavalca ogni priorità e ogni progetto, se ne frega altamente di quello che vorrei (anzi, vorremmo) essere e fare..perché per lei noi siamo il suo mondo e siamo al mondo solo per lei.
E questo è perfettamente giusto, lei è la prima cosa, la più importante.


Ma...non è l'unica.


Non voglio perdermi nelle solite lunghe e noiose disquisizioni già dette e ridette sull'essere mamme ma anche donne e anche compagne e anche amiche e anche lavoratrici ecc ecc.


Non lo so cosa voglio dire...forse solo lamentarmi un po' perché da due anni a questa parte tante cose sono cambiate. Perché io e Babu eravamo sempre circondati da tanti amici, fuori e dentro casa, ci piaceva partire per qualche wikendino (magari in tenda o in alberghetti scalcagnati ), insomma, eravamo...liberi.


Oggi ci sono amici un tempo strettissimi che vediamo una volta ogni mai, con grande dispiacere nostro e loro, perché anche se ci vogliamo bene abbiamo vite tanto diverse che spesso incontrarci è una scommessa.


Oggi se decidiamo di uscire a cena bisogna vedere se il ristorante è a misura di bambino, se non è troppo lontano, se gli orari sono praticabili.
Oggi se siamo invitati a una festa di capodanno ci informiamo su quante persone partecipano, se ci sarà troppa confusione, se c'è spazio a sufficienza per giocare, se c'è un letto su cui farla dormire.
Oggi studiamo il meteo per decidere se concederci quella tanto desiderata gita fuori porta.
E alla fine magari tutto va a monte per un colpo di tosse o una linea di febbre.


Tutto quello che era facile e spontaneo diventa complicato, da organizzare.


D'altra parte non siamo genitori sportivi che si portano il bambino ovunque, e magari sbagliamo, perché il più delle volte siamo rimasti stupiti della sua adattabilità e resistenza alle situazioni nuove...o magari abbiamo ragione, perché conosco i miei polli (o meglio la mia pulcina) e so che i suoi spazi, i suoi ritmi, i suoi giochi le danno sicurezza e tranquillità...e di conseguenza la danno a noi.


Io sono parecchio soggetta alle pippe mentali, anche questo è vero.