venerdì 23 dicembre 2011

A tutti, auguri

Dormite fino a tardi, mangiate lenticchie e panettone, raccontate storie, giocate a tombola, stappate spumante, annodate sciarpe e accendete lucine, salutate parenti e amici, ma soprattutto coccolatevi!
Un augurio di buone feste!!

mercoledì 21 dicembre 2011

Buio in sala!

Ieri sera, come altre millemila mamme italiane in questi giorni ho partecipato alla festa di Natale della scuola materna.
Casino inenarrabile, pezzi di focaccia e briciole di biscotti scricchiolanti sotto le scarpe, nonni vittime di colpi di calore, maestre tirate per le giacchette per i motivi più assurdi ("Ti volevo fare gli auguri! A proposito, perché mio figlio non caga mai a casa e qui la fa tutti i giorni?"), decorazioni natalizie ecologiche ma obiettivamente inguardabili, mamme che chiacchierano a macchinetta e papà dallo sguardo perso.
A un certo punto i bambini vengono rinchiusi nella sala grande e i genitori si accalcano alla porta  - della serie sono al concerto di Vasco Rossi.
La porta si apre e sotto il gigantesco albero di Natale dipinto eccoli là, trenta marmocchi in maglietta rossa, cappello con pon pon e campanellina in mano. I genitori sgomitano per vedere, qualche ultrasettantenne geme e scivola a terra, CENTO telefonini/videocamere/macchinette fotografiche si alzano in area con il led REC lampeggiante.
Io non sono il tipo che grida "Vai Giovannino amore di mamma" con l'occhio lucido e lo zoom puntato, mi rintano in un angolo: Babbo ovviamente è in ritardo, si perderà l'evento, mannaggiallui.

Anna è in prima fila insieme ai bimbi più piccoli. E' tutta spettinata, il cappello storto, i pantaloni arrotolati fino alla coscia. E si scaccola beatamente.

Parte la musica, e cantano.
Jingle bells e altre due o tre canzonicine natalizie.
Fanno pure i movimenti, ce ne fossero due su trenta che vanno insieme.

C... succede, vedo appannato, vedo doppio....oddio, mi sto commuovendo.
Guardo la mia bambina che fa gingol oldeué e si dimentica le altre parole, che smette di cantare perché il cappello della sua vicina le fa il solletico alla guancia, che si distrae per guardare le palline sull'albero, che riprende a cantare e batte le mani e ondeggia con la testa...e niente, piagnucolo.
Mi volto e dietro di me vedo Babbo che sgomita, boccheggia e riprende la sua bambina con l'Iphone.

Dopo, mi abbraccio le maestre una a una con l'occhio lucido Brave brave è stato bellissimo.

E' che a volte penso di non essere come le altre millemila mamma, e invece lo sono. E in fondo non mi dispiace affatto.

lunedì 19 dicembre 2011

E adesso, vai!

Tre giorni fa avevo sentenziato solennemente "Questo qua è un pigrone. E poi gattona troppo bene. Vedrai che camminerà a 18 mesi."
E siccome sono una madre saggia e una profonda conoscitrice dei miei figli, Piumino da ieri cammina.
Si aggrappa a qualsivoglia sostegno stabile, si guarda intorno spavaldo per assicurarsi che qualcuno assista all'evento, assume un'espressione concentrata che mi fa impazzire...e parte.
Uno, due, tre passi ben fatti, poi inizia a ondeggiare come un ubriaco. Se a portata di mano c'è un appiglio - umano o no - tutto bene, altrimenti crolla miseramente in avanti e si schianta al suolo (per fortuna finora si ricorda di mettere le mani).
Cammina. Piumino cammina.
Il suo visino dice tutta la felicità di questa conquista.

martedì 13 dicembre 2011

Uno

Un anno fa, proprio a quest'ora, ti stringevo fra le braccia e mi scappava da ridere alla vista dei tuoi capelli pazzi. Un anno fa ringraziavo mille volte Dio perché tutto era andato bene, e tu eri sano e bello.
Stamattina ti ho stretto fra le braccia che era ancora buio, fuori, e tutti e tre ti abbiamo canticchiato Tanti auguri, e tu hai fatto ondeggiare il tuo ditino come sempre quando senti la musica.
Stamattina ringrazio Dio un milione di volte perché sei con noi, e sei sano, bellissimo e adorabile.

Ti amiamo immensamente, dolce Piumino.
Ti ama la tua sorellina, anche se vi accapigliate spesso, e già dimostri di soverchiarla fisicamente...però i tuoi occhi quando la guardi dicono più di mille parole, e sei tu il primo che lei cerca al mattino, quando si sveglia.
Ti ama tuo babbo, fra le cui braccia ti catapulti la sera, quando rientra, gridando di allegria.
Ti amo io, e non riesco a dire quanto.

venerdì 2 dicembre 2011

(Polly)Anna?

Ore 16,30. Recupero i pargoli dall'asilo e torniamo a casa sotto una pioggia battente.
Il tragitto parcheggio-casa è breve, ma il diluvio è impietoso: corriamo fra le pozzanghere inzuppandoci completamente (ho tre ombrelli in auto, tutti rotti).
Una volta dentro facciamo appena in tempo a toglierci i cappotti che va via la corrente, e rimaniamo una buona mezz'ora al buio seduti sul pavimento del salotto.
Quando ritorna la luce mi accorgo con orrore che tutti i vestiti di Anna sono bagnati o in lavatrice o sporchi, devo metterla in piagiama alle 18.
Babbo chiama, farà tardi e mangia qualcosa in ufficio, di bene in meglio.
Piumino è stanchissimo, all'asilo non ha dormito, dunque si abbandona a scenate isteriche che non sto a spiegare: riusciamo a farlo mangiare solo ballando e cantando mentre lo imbocchiamo.
Quasi quasi divento isterica anche io.
Apro il frigo, il deserto dei tartari. Due uova e un po' di fagiolini che sembravano freschi (quando li ho comprati, cinque giorni fa): io e Anna ceniamo con uova sode e fagiolini bolliti.
Alle 20,30 sono distrutta, fiondo Giulio a letto, abbandono l'idea di fare un lavoretto natalizio con Anna e la piazzo a colorare in bilico su una sedia. Mi spiaggio sul divano.

Devo essermi appisolata.

Mi sveglia la sua vocetta allegra.

"Mamma, CHE NOTTE MERAVIGLIOSA.
Abbiamo corso sotto la pioggia e ci siamo bagnati tutti!
E poi è andata via la luce, sembrava di essere in una caverna....e mi sono messa il pigiama prima di cena! Abbiamo ballato con Giulio, e abbiamo mangiato le uova sode, che sono DELIZIOSE (ha detto proprio così)
CHE BELLEZZA.
E ora sono qui tranquilla, e coloro TUTTA LA NOTTE"


(certo che mi sono appisolata, sono le 22!!)


Quando si dice questioni di punti di vista.