venerdì 26 febbraio 2010

2 anni di Anna

annaaa1

Come sempre ti sei portata avanti, birba che non sei altro.
Da un po' di giorni ti auto-canti Fuuuuri atte! (tanti auguri a te), ti autoprometti regali, blateri di torte e di candele.

Domani compi due anni, e io ti guardo e mi domando com'è possibile che sia già passato questo tempo, e penso a quanto eri piccola e indifesa, e il tempo passato a volte sembra un soffio, a volte una vita.
E ti rivorrei com'eri, fagottino inerme bisognoso di tutto, e allo stesso tempo vorrei vederti come sarai fra cinque, dieci, vent'anni.
E vorrei dirti duemila volte "attenta a questo", "non provarci, ti farai male", "fai così che è la cosa giusta", e allo stesso tempo vorrei dirti "corri, salta, urla, vola, se cadi puoi sempre rialzarti e che vuoi che sia, una sbucciatura"

Dov'ero, cos'ero due anni fa? Forse senza saperlo sono sempre stata ad aspettare te.

Auguri mia piccola incantevole principessa

lunedì 22 febbraio 2010

Perché Sanremo è Sanremo

IO: Può scoppiare in un attimo il ...
PRINCI: ...ooole
IO: Tutto quanto potrebbe..
P: ...iiiire
IO: Ma l’amore, ma l’amore
P: nooooo
IO: Anche i prati rinunciano ai...
P: ...ioii
IOPerché i fiori hanno perso i...
P: ...loloiii
IO: Ma l’amore, ma l’amore
P: nooooo!!!

e balliamo e battiamo le mani....e c'è da chiederlo chi ha vinto Sanremo?

lunedì 8 febbraio 2010

cacca-obsession

Mi sono messa in testa di spannolinare la Princi e sono in pieno delirio.

Dal momento che poi devo pulire io, con il vasino non ce la posso fare, siamo saltate direttamente al riduttore.

Bene, le tatine dell'asilo sono state adeguatamente avvertite e hanno promesso di collaborare.
In casa in pratica ogni attività, incombenza, gioco, programma televisivo, pasto, telefonata ecc ecc girano intorno al water:
Guardiamo un cartone? Acc, aspetta, prima proviamo a fare pipì
Perché guardi Rosy con quella faccia strana? Sarà che vuoi fare cacca?
Brava Anna, vuoi ancora un pezzo di mela? No, aspetta, prima vediamo se vuoi fare pipì
No mamma, Anna non può salutarti al telefono perché è da mezz'ora legata sul water in attesa della pipì
e via dicendo.

Passiamo un sacco di tempo in bagno, lei in trono sul WC e io ovviamente seduta ai suoi piedi, circondate di bambole e di libri (e qualche volta di generi di prima necessità, tante volte i tempi si prolungassero).
Raccontiamo storie e cantiamo canzoni che parlano di cacca e pipì (beh, non solo di quello).

Lei è brava, si impegna, soprattutto perché vuole essere pulita per benino con la carta igienica e vuole tirare l'acqua e sa che ciò è assolutamente vietato se non a fronte di un'adeguata...produzione.
Quando finalmente la tanto agognata pipì o l'ancor più desiderata cacca arrivano si mette a gridare BRAVA! BRAVA! auto-applaudendosi, ovviamente subito seguita da me.

E oramai è nel tunnel cacchesco: ieri sera ha cantilenato mezz'ora Ola fatto cacca, mamma leva tande (Viola - la sua bambola - ha fatto la cacca, mamma levale le mutande) per poi concludere,una volta denudata la poveretta, PUCCIONA!!! OLA PUCCIONA! (Puzzona che non sei altro, Viola).

No, ma ce la possiamo fare.

martedì 2 febbraio 2010

Fantasia

La Princi sgranocchia un pezzo di pane.
Ad un tratto si blocca, lo guarda e urla Guadda! Guadda! Pante! (Guarda! Questo pezzo di pane è tale e quale un elefante!)...la volta dopo è un cavallo, o la luna, oppure un bambino. Il pezzo di pane trotta, vola, ride, abbaia.

La Princi esamina con attenzione la faccia di Babu, tocca la barba. Le piace un casino. Allunga la manina e ZAC! Io pendo bocca babbo!,  stacca la bocca di Babu, con barba e tutto, e se la appiccica in faccia. Poi scappa a gambe levate per evitare che il legittimo proprietario se la riprenda...si inseguono per tutta la casa. Lui recupera la bocca, alla fine, ma è la volta del piede di mamma, della mano con il neo (adora i nei, e non ne ha nemmeno uno poveretta!), dell'orecchio con l'orecchino attaccato...li ruba a noi e se li appiccica addosso.
Se proviamo noi a staccarle una guanciotta o un ricciolo se la prende a morte.

La Princi si avvicina quatta quatta e mi dice a bassa voce Guadda mamma, io c'ho ttella (Guarda mamma, c'ho una stellina proprio qui): apre le manine con circospezione e mi fa vedere una stellina immaginaria. E' tutta felice e se la rimira ridendo. Ora io butto ccelo! (Adesso la tiro nel cielo), apre le braccia e la fa volare, oppure Metto ttacca (La metto in tasca), o anche Ora mangio ttella  e se la pappa gongolante.

Meglio delle bambole, dei cartoni, di qualsiasi giocattolo.