mercoledì 23 dicembre 2009

Na'ale

BON NA'ALE UTTI
come direbbe una Principessa di mia conoscenza

Che sia un Natale di pace, serenità e calore, perché quando arriva un Bambino non ci può essere che questo

mercoledì 16 dicembre 2009

Babbo Natale & compagnia bella

Ma questa ragazza mi stupisce sempre.
Cioè, lei SA PERFETTAMENTE CHE STA ARRIVANDO NATALE.

Oddio, immagino che il concetto di Natività di Nostro Signore ancora sia lontanuccio, ma di certo si è ammoscata che sta per accadere qualcosa di grosso...
che c'è un tizio ciccione vestito di rosso con la barba che evidentemente la segue - dato che spunta fuori ovunque!,
che un bel giorno è successa una magia ed è spuntato un albero in salotto,
che un bel po' di stelle son rotolate giù dal cielo e la sera luccicano sulle siepi e sulle facciate delle case,
che da qualche parte qualcuno sta ammucchiando tonnellate di regali per i bambini
...
lo sa e basta! Quando siamo fuori, in auto, o per negozi, o guardiamo la TV, ogni tre minuti si blocca tipo stoccafisso, punta il dito, spalanca la bocca e urla
BADDA! Na'ale! (Guarda! C'è Babbo Natale!!!) 
BADDA! Palleee belleee (Guarda che addobbi natalizi sofisticati) 
BADDA! Luci! Luci bucia saiiii? (Guarda le luci! Non toccarle che bruciano, sai? NDR  - ultimamente ha sviluppato una fissazione per il fenomeno dell'incandescenza delle fonti luminose)
BADDA! BBero beeeeello (Che meraviglia l'albero), commento che fa ogni singola volta che scende le scale e vede il nostro alberello
fino al dogmatico assioma
NA'ALE RE'ALI ANNA (il 25 dicembre mi aspetto una scorpacciata di regali)

Con il presepe però ancora non ci siamo: quelli nella capanna sono Babu, Mamma, Bimba, mucca e cavallo. Quello con le alucce che svolazza sopra è Gianni (figlio del vicino di casa).
I re magi sono Nonno, Nonna (marò, speriamo non lo venga mai a sapereI) e il terzo non ha nome, ma non importa perché inspiegabilmente lo odia e regolarmente finisce per buttarlo sotto il divano.

giovedì 10 dicembre 2009

Cannibalismo

Ti agguanto un po' rudemente, a sorpresa mentre sfrecci per la casa urlando "corsaaaa!",
ti trascino sul divano stringendoti fra le braccia fino a toglierti un po' il respiro,
ti faccio il solletico (aiuto! le formiche sulla pancia!!!)
urli come una matta
ridi e ti contorci
ti riempio di baci famelici, quasi violenti,
uno sull'altro sull'altro sull'altro

ridi a voce alta

mi fermo a riprendere fiato
"ancora!!!" sei ingorda come i bambini golosi
mi stringi il viso fra le mani, avvicini le tue guance, il tuo naso, i tuoi capelli
assolutamente irresistibile

rieccomi a divorarti di baci!

sei spettinata, affannata, la pelle un po' rossa e umida di baci

Ahhh, ti mangerei

mercoledì 2 dicembre 2009

Sapevo che sarebbe successo

Lo sapevo, perché quella Nanerottola è mia figlia, e qualcosa deve aver pur preso da me.
Nello specifico, una smodata passione per il genitore maschio...sì, proprio quello che arriva alle otto di sera, trova la cena pronta e le camicie stirate, alza le mani quando si tratta di cambiare pannolini puzzolenti e ha bisogno del libretto delle istruzioni per vestirla, dal momento che la differenza fra un  body e una felpa non è contemplata fra gli esami di ingegneria.
Verò è che il genitore maschio in questo caso è anche quello che è incaricato di impacchettare la suddetta Nana per la notte e spacchettarla al mattino, quello che sa sonare la chitarra e che si occupa di intrattenerla con i giochi più primitivi (tipo la lotta, chi urla più forte, i RUTTI finti ), che vanificano tutti miei sforzi montessoriani (vabbè) e di approccio ai libri per bambini.
Lo adora infinitamente.
Ogni-singola-sera, intorno alle 19, inizia la lunga attesa del suo ritorno, manco avesse un orologio incorporato.
Lei si piazza alla finestra e inizia "Babbo - laoro - brumbrum - casa Anna" (devo tradurre? "Il mio adorato babbino adesso è al lavoro, ma fra un po' salta in macchina e raggiunge la casa e la sua adorata figlioletta").
Lo vede arrivare da lontano e inizia a urlare di gioia, si avventa alla maniglia della porta - "APPE!APPE!!!!" - appena entrato gli da' le necessarie istruzioni per mettersi in tenuta da casa  - "Leva giacco, pappe..." - e pretende la sua razione giornaliera di attenzioni  - "Veniiiii qui! Qui! Da me!!!".
La mamma?
Attualmente, una mera inserviente addetta allo spannolinamento e alla cucina, da insultare incidentalmente quando capita che si occupi LEI dei momenti topici del risveglio o della nanna - "NOOOOO! BIA!BIA! Babbooooooo!".
La cosa veramente esaltante è che se capita che si sveglia di notte non accetta minimamente la mia vista: appena mi vede comparire alla fioca luce dell'abat jour inizia a contorcersi come tarantolata (in effetti immagino di non essere un belvedere alle due di notte) urlando che vuole LUI. Quindi deve alzarsi LUI.
L'hai voluta la bicicletta, amore?