tutti a squola!

Prima lezione del corso di preparazione al parto!

Figata!

Trenta panciotte sedute su buffe poltrone a fiori, pendenti dalle labbra di una specie di nanerottolo iperattivo, un esimio prof. stimatissimo gineocologo ...che ci ha prese in giro tutto il tempo sulle nostre paure, ansie e angosce, spiegandoci passo per passo il travaglio e il parto.

MI è piaciuto un sacco, il tipo! E' giusto sdrammatizzare e non ingenerare paure, direi che non ne abbiamo affatto bisogno...!

Nana, allora, abbiamo imparato che tu adesso stai nell'utero, che è fatto a forma di pera all'ingiù, e che ti puoi muovere e saltellare quanto vuoi perché è robustissimissimo e che se anche la mamma sbadata prende ua botta o si dà una spazzolonata sulla pancia tu non ti fai niente perché l'acqua in cui galleggi distribuisce la forza dell'urto.
Abbiamo imparato come riconoscere le contrazioni (almeno spero di aver capito !!) e che non si dice "rottura delle acque" bensì "rottura delle membrane", e poi che quando arriviamo in ospedale non dobbiamo andar su in ascensore, ma a piedi ("perché è meglio farlo per le scale che in ascensore!")

E poi che verso la fine della gravidanza è bene far l'amore spesso perché le prosta...qualcosa stimolano l'inizio del travaglio (questo va detto a babbo, che non mi sembra molto dell'avviso...)

E poi che questo famoso canale del parto, che mi immaginavo lungo come il traforo del Monte Bianco in realtà è cortissimo, quindi niente paura.

Spero di ricordarmi tutto per bene, visto che tu, bambina cattivella, ti sei agitata come una pazza tutto il tempo, facendomi perdere la concentrazione più di una volta...cos'è, comunicavi con i tuoi amichetti nelle pance delle altre mamme?  O vuoi già mettere in chiaro che sarai una di quelle che a scuola si acquattano nell'ultimo banco e seminano scompiglio??

La cosa più bella che abbiamo imparato però, è che la vita è un miracolo, e se tante cose possiamo studiarle, osservarle, prevenirle, la maggior parte restano un mistero.
E' stato bello sentire questo dottorone dall'esperienza trentennale impappinarsi un po' a spiegare cosa succede nei primissimi giorni di vita nella pancia della mamma, o ammettere candidadamente che non sappiamo perchè un bambino decide di nascere oggi e non domani.
E' stato bello sentirgli dire che a lui sembra impossibile assistere al miracolo della vita e non pensare che da qualche parte esista un Geniale Ingegnere che si è inventato questa grandissima figata.

Avrei solo voluto esser stata lì con tuo padre, ma vabbè.