martedì 18 dicembre 2007

3 anni fa...

...una freddo sabato mattina precedente al Natale la mia sveglia suona - stranamente - all'alba.
La sveglia è nascosta sotto il letto.
Sotto la sveglia una lettera dell'allora Fidanzato Storico che mi annuncia l'avvio di una grandiosa caccia al tesoro, che avrebbe richiesto intraprendenza, abilità, e perché no, anche un po' di coraggio.


Le ore successive mi vedono correre come una pazza alla ricerca dei vari bigliettini con gli indizi....prima in centro al negozio di un suo amico, poi a Firenze al deposito bagagli dell'autobus, infine su un bus navetta diretto all'aereoporto!!!!!


All'ora di pranzo un sorridente impiegato dell'AirFrance mi porge un biglietto per Parigi avvolto in carta regalo e mando un sms a mia mamma dicendole che sto salendo su un aereo e non so quando torno*. Nel frattempo ricevo sospettissime telefonate di amici del FS che monitorano il buon andamento della caccia.


Arrivo a Parigi completamente stravolta dall'emozione, l'aereoporto è un bailamme indicibile, non so come faccio a prendere un treno e poi la metro giusta che mi porta in una zona tranquilla del centro, vicino a un bel Parco verde.
Piove a dirotto, è buio e fa un freddo cane. Io sono fuori di testa.


Raggiungo un piccolo hotel un po' nascosto, il tipo alla reception mi strizza complice l'occhio e mi dà la chiave di una piccola camera, in cui trovo una rosa, un dolce e un cambio di vestiti.
E ovviamente una lettera che si complimenta della mia abilità nella caccia e mi dà un appuntamento.


Esco di nuovo, salto al volo sulla metro e scendo alla fermata Trocadéro-Tour Eiffel.
Diluvia e sono senza ombrello, ma la torre è enorme, splendida e luccicante.


Salgo sull'ascensore diretta in cima...prima dell'ultimo piano, LO vedo in coda con altre centomila persone...cavolo, arriverò lassù prima di lui!!!
Mi nascondo dietro un muro e aspetto che vada, mica posso rovinargli questa magnifica sorpresa...


Eccomi in cima!
Sopra la mia testa, una bufera di vento e pioggia.
Sotto i miei piedi, Parigi risplende.
Davanti a me, fradicio e tremante, il FS si inginocchia e mi porge una scatolina. LA scatolina.


Che storia, Nanerottola. Non vedo l'ora di raccontartela.


*Commento di mia madre: "Come? Nemmeno un paio di mutande di ricambio ti sei portata?
  Commento di mia nonna: "Sicura che sia FS? Magari è un maniaco che ti paga un volo per Parigi solo per violentarti sotto la Tour Eiffel!"

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