lunedì 23 aprile 2012

Mamma, leggi ancora! Ancora un pezzettino!

Ormai le nostre sessioni di lettura sono limitate ai ritagli di tempo in cui il piccolo Godzilla dorme, pena la distruzione di qualsiasi oggetto cartaceo.
Per fortuna che dorme parecchio, quindi il tempo lo troviamo.

Abbaiare stanca, di D. Pennac

Mi sono pazzamente innamorata di Pennac una quindicina di anni fa, ai tempi dell'Università, quando sfornava un libro della saga Malaussène all'anno.
Me li bevevo letteralmente, sghignazzando da sola e stupendomi continuamente della sua ironia noir, della sua prosa travolgente, della sua capacità di creare personaggi, scenari e intrecci complessissimi eppure assolutamente affascinanti.
E vogliamo parlare dei Diritti imprescindibili del lettore?
 
E niente, non appena Anna è stata in grado di reggere la lettura di libri "veri" mi sono procacciata qualche titolo di Pennac per ragazzi (ce ne sono diversi!).
 
Questa è la storia di un cane. Un cane comune, bruttarello, nato randagio e vissuto in una discarica finché viene rinchiuso in un canile e successivamente adottato da una famiglia. Ma il lieto fine tarda ad arrivare, prima ci sono parecchie difficoltà da superare, lezioni da imparare, legami da stringere e sciogliere.
 
E' la storia di un cane, narrata da un cane che guarda il mondo e gli esseri umani con i suoi occhi e soprattutto li annusa, li ascolta, si gode le loro carezze e si busca i loro calci. 
E giudica il mondo e gli esseri umani, e li ama, con il suo semplice cuore di cane.
E ci sono avventure, paure, amicizie indistruttibili e amori impossibili, vendette e sorprese.
Ululati e miagolii.
 
Pennac non delude nemmeno quando si rivolge ai bambini: la storia tiene il loro cuore avvinto alle vicende del protagonista, impazienti di sapere cosa succede, se alla fine starà bene, se troverà il porto sicuro di un amore che sia davvero per sempre. E c'è tanto da ridere, perché i comprimari (cani, gatti, umani) sono spassosi, affascinanti, bizzarri.
 
E alla fine, ovviamente, oltre al cavallo di Pippi, Anna vuole anche un cane.
 
Abbaiare stanca. La forza non conta niente nella vita. Saper schivare è quello che conta.

6 commenti:

  1. ecco, adesso mi tocca di andarlo a prendere in pausa pranzo... e già vorrei fosse stasera..

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  2. grazie Chiara! io poi me li rileggo questi post tra un po' quando Mattia sarà un po' più grande e trarrò spunto! buona settimana!

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  3. Non avevo mai considerato Pennac per mio figlio ma questo libro mi sembra proprio bello e pieno di umorismo che ada Ale piace. Inoltre ci sono un sacco di spunti di riflessioni. Lo prendo sicuramente, grazie della dritta.

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  4. La Mia nanetta e un po piccola per questi libri ma conto che entro l'anno prossimo riusciremo ad introdurre qualcosa di piu impegnato che "la Mia papera fa qua qua"
    Adoro I libri ed anche io ho auto il periodo Pennac che ha coinciso con il mio primo anno di universita, non vedo l'ora di riprenderlo in Mano !!!!!!!

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