venerdì 13 gennaio 2012

(Giuste) recriminazioni

Ieri sera, mentre stiamo cercando di terminare la cena in pace, intrattenendo nel contempo un Piumino distrutto che piagnucola e sbadiglia, Anna alza su di me e Babbo due occhi piuttosto seri e sgancia la bomba "Vabbè che Giulio è piccolo, ma qualcuno può stare un po' con me?".
Penso che nel silenzio che è seguito tutti possano aver distintamente sentito il mio povero cuoricino di mamma spezzarsi a metà e rotolare tristemente sotto il tavolo insieme alle briciole di pane (e a tutto ciò che normalmente staziona sotto il mio tavolo da pranzo).

E' inutile fare giri di parole: la piccola Principessa rivendica tempo, spazio, attenzione e occhi solo per lei.
E come darle torto? Ha perfettamente ragione.

La giornata all'asilo è divertente, colorata, piena di amici e di belle cose da fare.
Poi arrivo io a recuperare lei e Giulio e di solito torniamo a casa, salvo visite a nonni o amichetti o un salto al supermercato.
Da quando ho ripreso l'orario pieno al lavoro ho rinunciato definitivamente a sbrigare a qualsiasi faccenda domestica nelle due ore e mezza seguenti: mi limito a scaricare scarpe e cappotti in camera da letto, però la cena (per Giulio e per noi) va preparata, e quasi mai sono così brava da riuscire a portarmi avanti il giorno precedente.
E poi Giulio è stanco, e quando Giulio è stanco è uno strazio, una piattola, una croce, un frignante Koala di 12 kg che mi ritrovo attaccato al collo, alle gambe, ai capelli e quando mi allontano si fa venire delle crisi isteriche da paura.

Proviamo a leggere una storia, a giocare un po' con il Didò, a iniziare un disegno, ma dopo tre minuti devo recuperarlo in cima alle scale, o infilato nell'oblò della lavatrice, o intento a smontare lo stereo, o soltanto devo accorrere perché piange e piange e piange e vuole solo stare in braccio.
E Anna resta sola con il suo libro, il suo Didò, il suo disegno.
Mi chiama e provo a riprendere il gioco con lei, ma ovviamente Godzilla allunga le manine e distrugge tutto e lei si arrabbia.
Oppure non mi chiama, continua da sola, ma le formine non vengono bene, il disegno è difficile, anche lei è stanca e si innervosisce e fa i capricci, e piange.
Pure lei.
Poi devo far mangiare Giulio, che ancora non riesce a fare i nostri orari, alle 19 ha fame e alle 20 muore di sonno. Poi arriva Babbo e ceniamo, e lei va a letto presto, perché alle 7 deve svegliarsi e siamo tutti di corsa.

E mi sembra così grande, è una donnina, e la sgrido quando fa i capricci, la sgrido troppo, ci resta male, e ci resto male anche io, e mi innervosisco, e la sgrido ancora.
Mi pento e la travolgo di abbracci e baci e le ripeto mille volte che la amo, ma dopo 5 minuti combina qualcosa e la sgrido ancora.

E so che le manca il tempo che prima passavamo insieme tranquille, io e lei, tutti i nostri libri, i nostri lavoretti, le nostre coccole. Lo so perché mancano anche a me, e allora cerco di ritagliare spazi solo per lei, andiamo a teatro, facciamo una passeggiata solo noi due, Babbo la porta in biblioteca...ma riusciamo a farlo solo nel fine settimana, e neanche sempre, e gli altri giorni lui torna tardi e sono solo io e loro sono due.
Ma Giulio ha un anno e un bisogno assolutamente animalesco di sentirmi, dopo tante ore di lontananza, e non riesco, non posso negarmi.

E il mio cuore rotola sotto il tavolo...

11 commenti:

  1. fatti aiutare a preparare la cena di giulio...
    fatti aiutare a preparare la tavola....coinvolgila nelle tue cose, per lei saranno cmq un gioco!
    prendile un grembiulino...
    nominala aiutante indiscussa della mamma nella preparazione della cena del frignone :))))

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  2. vuoi sapere la mia? non ce ne libereremo mai! i sensi di colpa li danno con il pacchetto maternità (io, ad esempio, trascuro troppo la piccola per dare retta alla grande e i sensi di colpa mi divorano!!!)

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  3. i sensi di colpa sono all'ordine del giorno, ci siamo dentro tutte. certo non ti invidio, per ora Matteo non ha mai detto una cosa del genere, anche perchè di solito tendo a giocare più con lui e Luca guarda o si fa i cavoli suoi o imita quello che facciamo noi...cmq sia, tu secondo me sei una bravissima mamma e questi momenti di Anna (e poi magari in futuro saranno i discorsi di Giulio, quando Anna andrà a scuola e la aiuterai coi compiti) sono normali e aiutano a crescere...s'ì, anche queste cose aiutano a crescere, ne sono certa. un abbraccio pieno di solidarietà. erika

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  4. ecco, più o meno...
    ieri ha espresso ben chiaro il suo pensiero "ma io non lo volevo un fratellino, io volevo stare da solo"
    e ci credo, ma meglio di così per ora non riesco proprio a fare.
    ufff.

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  5. @claudia, sai che penso? Che ha ragione erika, che l'arrivo di un fratellino faccia bene e faccia crescere. Poi che c'entra, i sensi di colpa ci sono sempre, c'è sempre qualcosa che potrebbe essere fatto meglio. ma sono fortissimamente convinta che un fratello sia il regalo più bello che ci sia!!!

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  6. Non fartene una colpa sei solo una MAMMA, non puoi dividerti in due, sei una mamma con due bimbi di cui uno ancora piccolo è normale.

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  7. Hai pensato a prendere una fascia per portarlo? Se vuole stare attaccato a te quando e stanco, questo sarebbe un ottimo modo per tenertelo accanto e avere le mani libere per cucinare o giocare con Anna.

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  8. Ti leggo di tanto in tanto silenziosamente, ma oggi il tuo post mi ha fatto piangere...sembra tu abbia descritto me, come mi sento nei confronti del mio PiccoloU (4 anni e mezzo ) ora che é arrivato il fratellino
    Uguale uguale :(
    Vado acercare anche io il mio cuore sotto al tavolo

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  9. @ALittaM, no guarda non gliela posso fà: primo, pesa 12 kg!!!! Secondo, lui adesso cammina e ciò significa che non sta fermo un attimo....lui vorrebbe stare appiccicato a me E muoversi per tutta la casa...capisci il dilemma???
    @Sgiusgiola, penso che tutte le mamme bis prima o poi si sentano così, però credo anche (quando sono abbastanza razionale per riflettere) che alla fine un fratello sia comunque un dono prezioso.

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  10. Ma come son contenta che pure a te t'abbia detto una cosa del genere. Così mi sento meno merda io..
    Effettivamene le nostre grandi son comunque piccole. E lo vedo la mattina quando la lascio all'asilo e lei torna indietro e mi prende la mano. E in altrepiccole cose tutti i giorni. E mi sembra di non fare abbastanza.
    E poi mi dico: cavolo comunque hai avuto per 3 anni e mezzo i genitori tutti per te. Comunque sei in credito dai..
    Ma i sensi di colpa non se ne vanno..

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  11. Anna, questa cosa "hai avuto per tre anni i genitori tutti per te" lo dico anche io: dopotutto questi tre anni di "esclusiva" Lorenzo (e Giulio) non li avranno mai!

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