Qui pro quo e scherzi da prete

Ore 14, torno a casa trafelata, lancio le scarpe sotto il divano, mi tuffo nella mia divisa casalinga scacciamariti (tuta dell'anteguerra), lancio una pentola sul fornello e faccio appena in tempo a stendere mezzo quintale di microvestiti, ed ecco che il PDMF appare sulla porta con in braccio una bella Nana cinguettante appena prelevata dall'asilo (3 giorni di fila senza beccarsi nessun virus! Deo gratias!).

Lui ha la faccia incupita e quando gli chiedo il perché si avvicina e mi fa "Guarda!!", piazzandomi sotto il naso la manina cicciotta della Princi.
Guardo. Sul dorso della manina c'è una bella macchiolina violacea. Un livido?
"Avrà sbattuto..."
"Guarda!", e mi mostra l'altra mano. Stessa visione.

Ué, ma l'ho portata all'asilo o in riformatorio? Che hanno fatto alla mia adorabile nanerottola? L'hanno presa a bacchettate sulle manine? Che ha fatto di male, ha rubato la cioccolata?
Brutti disgraziati violenti che non siete altro, ma dove stiamo, all'Età della Pietra???

Mi si rizzano tutti i capelli in testa, mi viene la bava alla bocca, mi sto trasformando nell'Incredibile Hulk.
"Spero che tu abbia chiesto spiegazioni..."
"si, ecco..."
"...non crederai mica che si faccia questi lividi da sola ehhh!"
"..."
"...eppure sembravano così carine e gentili...maledette!!!"
Ride. Quel cretino ride. Gli picchiano la figlia e ride.
"Che te ridi, è una cosa grave!!!!"
"no, in realtà è solo..."
"Si, lo so che è piccolo, ma è sempre un livido! Mi domando come fai a non infuriarti!!!"
"...tatuaggio..."
"Proprio te che fai il pacifista...EH??"
"Si sono fatti i tatuaggi...erano coniglietti e gattini, ma i suoi se li è tutti mangiati. Ma tanto sono colori atossici"

Vabbè.
Tatuaggi. Speriamo che domani non le facciano un piercing.